Vigilia della Natività di san Giovanni Battista. A Roma san Giovanni Prete, il quale, sotto Giuliano l'Apòstata, sulla via Salaria antica, fu decollato dinanzi alla statua del Sole. Il suo corpo dal beato Concòrdio Prete fu sepolto vicino al luogo detto Concilio dei Martiri. Così pure a Roma sant'Agrippina, Vergine e Martire, la quale compì il martirio sotto l'Imperatore Valeriàno. Il suo corpo trasportato in Sicilia e sepolto a Minèo, rifulge per molti miracoli. A Sutri, in Toscàna, san Felice Prete, la cui bocca da Tùrcio Prefetto fu fatta percuotere con una pietra finché Felice non rese lo spirito. A Nicomèdia la commemorazione di moltissimi santi Martiri, i quali, al tempo di Diocleziano, nascosti sui monti e nelle spelonche, per il nome di Cristo subirono con lieto animo il martirio. A Filadèlfia, in Aràbia, i santi Martiri Zenone e Zena suo schiavo. Questi baciando le catene del suo padrone legato, e pregandolo che si degnasse di riceverlo per compagno nei tormenti, fu preso dai soldati, e insieme al suo padrone ricevette la corona del martirio. A Torino san Giuséppe Cafàsso, Sacerdote, illustre nell'istruire nella pietà e nella scienza i chierici e nel riconciliare a Dio i condannati a morte; dal Papa Pio dodicesimo fu ascritto tra i Santi. Nel monastero di Ely, in Inghiltérra, sant'Ediltrùde, Regina e Vergine, la quale passò al Signore illustre per santità e per miracoli. Il suo corpo, dopo undici anni, fu trovato incorrotto.