Presso Babilònia sant'Ezechiéle Profeta, il quale, ucciso dal Giudice del popolo d'Israèle, perchè lo rimproverava di adorare gli idoli, fu deposto nel sepolcro di Sem ed Arfàxad, progenitori di Àbramo, al cui sepolcro molti solevano accorrere per fare orazione. A Roma il natale di moltissimi santi Martiri, che furono battezzati dal Papa sant'Alessandro, mentre era tenuto in carcere. Tutti, per comando del Prefetto Aureliano, furono posti sopra una vecchia nave, trasportati in alto mare, e lì sommersi con sassi legati al collo. Ad Alessandria i santi Martiri Apollonio Prete ed altri cinque, sommersi in mare nella persecuzione di Massimiano. In Africa i santi Martiri Terènzio, Africàno, Pompèo e Compagni, i quali, sotto l'Imperatore Dècio e il Prefetto Fortuniàno, battuti colle verghe, torturati coll'eculeo e straziati con altri supplizi, alla fine, col taglio della testa, compirono il martirio. A Gand, in Fiàndra, san Macàrio, Vescovo di Antiochia, illustre per virtù e per miracoli. A Valladolid, nella Spagna, san Michèle de' Santi, dell'Ordine degli Scalzi della santissima Trinità per la redenzione degli schiavi, Confessore, illustre per innocenza di vita, ammirabile penitenza e carità verso Dio, il quale dal Papa Pio nono fu iscritto fra i Santi.