A Roma, sulla via Labicàna, san Castolo Martire, il quale, essendo custode del Palazzo e avendo data ospitalità ai Santi, dai persecutori fu tre volte appeso e tre volte esaminato, ma, perseverando nella confessione del Signore, gettato in una fossa, e, fattogli cadere addosso un ammasso d'arena, fu coronato col martirio. Così pure a Roma le corone dei santi Martiri Piétro, Marciano, Giovino, Tecla, Cassiàno ed altri. A Pentàpoli, nella Libia, il natale dei santi Martiri Teodoro Vescovo, Irenéo Diacono, Serapióne ed Ammònio Lettori. A Sirmio i santi Martiri Montano Prete e Màssima, i quali, per la fede di Cristo, furono sommersi nel fiume. Così pure i santi Martiri Quadràto, Teodosio, Emanuéle ed altri quaranta. Ad Alessandria i santi Martiri Eutichio ed altri, i quali, al tempo di Costànzo, sotto il Vescovo Ariano Giorgio, per la fede cattolica furono uccisi con la spada. Nello stesso giorno san Ludgéro, Vescovo di Munster, il quale predicò il Vangelo ai Sàssoni. A Saragozza, nella Spagna, san Bràulio, Vescovo e Confessore. A Tréviri san Felice Vescovo.