Annunciazione della beatissima Vergine Maria, Madre di Dio. A Gerusalèmme la commemorazione del santo Ladrone, il quale, avendo in croce confessato Cristo, meritò di udire da lui: « Oggi sarai con me in paradiso ». A Roma san Quirino Martire, il quale, sotto l'Imperatore Claudio, dopo la perdita delle sostanze, lo squallore del carcere, il tormento di molte battiture, fu ucciso con la spada e gettato nel Tèvere; essendo stato poi ritrovato dai Cristiani nell'isola Tiberina (detta poi di san Bartoloméo), fu da essi seppellito nel cimitero di Ponziàno. Così pure a Roma duecento sessantadue santi Martiri. A Sirmio la passione di sant'Irenéo, Vescovo e Martire, che al tempo dell'Imperatore Massimiano, sotto il Preside Probo, prima straziato con acerbissimi tormenti, poi travagliato per moltissimi giorni in carcere, da ultimo decapitato finì di vivere. A Nicomèdia santa Dula, serva di un soldato, la quale, uccisa per aver voluto conservare la castità, meritò la corona del martirio. A Latakia, sul Libano, san Pelagio Vescovo, che al tempo di Valènte per la fede cattolica soffrì l'esilio ed altri patimenti, e da ultimo, restituito alla sua sede, si riposò nel Signore. In Aindre, isola del fiume Lòira, sant'Ermelàndo Abate, la cui santità di vita è manifestata dalla straordinaria fama dei miracoli. A Pistoia, nella Toscana, i santi Confessori Barónzio e Desidèrio. A Montefiascóne santa Lucia Filippini, Fondatrice dell'Istituto delle Maestre Pie designate dal suo cognome, benemerita per la cristiana educazione delle fanciulle e delle donne specialmente povere, dal Papa Pio undecimo annoverata nel numero delle sante Vergini.