A Roma duecentosessanta Martiri, i quali per il nome di Cristo furono condannati da Claudio, prima a scavare l'arena fuori della porta Salaria, e poi ad essere saettati dai soldati nell'anfiteatro. Così pure il natale dei santi Martiri Leone, Donàto, Abbondanzio, Nicéforo ed altri nove. A Marsiglia, in Frància, i santi Martiri Erméte ed Adriàno. A Baalbeck, vicino al Libano, santa Eudócia Martire, la quale nella persecuzione di Traiano, battezzata e fortificata al combattimento dal Vescovo Teódoto, per ordine del Preside Vincénzo fu ivi uccisa con la spada, acquistando la corona del martirio. Nello stesso giorno santa Antonina Martire, che all'epoca della persecuzione di Diocleziano, avendo schernito le divinità dei pagani, dopo vari tormenti, chiusa in un recipiente, fu sommersa nella palude della città di Cea. A Roma il natale di san Felice terzo, Papa, trisavolo di san Gregorio Magno, Lo stesso Gregorio narra di lui che comparve a sua nipote santa Tarsilla e la chiamò alle gioie celesti. Presso la città di Kaiserwerdt san Suitbérto Vescovo, che al tempo del Papa san Sérgio primo predicò il Vangelo ai Frisoni, ai Baiavi e ad altri popoli della Germania. Ad Angers, in Frància, sant'Albino, Vescovo e Confessore, uomo di esimia virtù e santità. Presso Le Mans, in Frància, san Siviàrdo Abate. A Perugia la Traslazione di sant'Ercolàno, Vescovo e Martire, decollato per comando di Tótila, Re dei Goti, Il suo corpo poi (come scrive san Gregorio Papa), quaranta giorni dopo la decollazione, fu ritrovato così unito al capo ed intatto, come se non fosse stato colpito da alcun taglio di ferro.