A Roma, sulla via Flaminia, il natale di san Valentino, Prete e Martire, il quale, glorioso per guarigioni e dottrina, fu percosso con bastoni e decapitato sotto Clàudio Césare. Nello stesso luogo la deposizione di san Cirillo, Vescovo e Confessore, il quale, insieme con san Metódio, pure Vescovo e suo fratello, il cui natalizio ricorre il sei Aprile, convertì alla fede di Cristo molti popoli Slavi e i loro Re. La festa però di questi Santi si celebra il sette Luglio. Così pure a Roma i santi Martiri Vitàle, Felicola e Zenone. A Terni san Valentino, Vescovo e Martire, il quale, dopo lunga flagellazione messo in prigione, e, non potendo esser vinto, finalmente nel silenzio della mezza notte tratto fuori dal carcere, fu decollato per ordine di Plàcido, Prefetto della città. Ad Alessàndria i santi Martiri Cirióne Prete, Bassiàno Lettore, Agatone Esorcista, e Mosè, i quali tutti, arsi dal fuoco, volarono al cielo. A Terni i santi Prócolo, Efèbo ed Apollonio Martiri, che, mentre vegliavano sul corpo di san Valentino, furono presi per ordine del Console Leonzio e uccisi con la spada. Ad Alessàndria i santi Martiri Basso, Antonio e Protólico, che furono sommersi in mare. Così pure ad Alessàndria i santi Dionigi ed Ammonio, decapitati. A Nàpoli, in Campània, san Nostriàno Vescovo, insigne nel difendere la fede cattolica contro l'eretica perfidia. A Ravénna sant'Eleucàdio, Vescovo e Confessore. In Bitinia sant'Aussénzio Abate. Presso Sorrénto sant'Antonino Abate, il quale dal monastero di Montecassino, devastato dai Longobàrdi, si ritirò in un luogo solitario di quella città, ed ivi, celebre per santità, si riposò nel Signore. Il suo corpo risplende ogni giorno per molti miracoli, e specialmente nel liberare gli energumeni.