[Officium] C. martire e vescovo [Missa] Statuit [Ant Vespera] Chi mi avrà confessato * davanti agli uomini, anch'io Io confesserò davanti al Padre mio. Chi segue me, * non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita, dice il Signore. Chi mi serve, * mi segua: e dove sono io, ci sarà pure il mio servo. Se uno mi servirà, * sarà onorato dal Padre mio che è nei cieli, dice il Signore. Io voglio, * o Padre, che dove sono io, ci sia anche il mio servo. [Hymnus Vespera] v. O Dio, sorte, corona e premio dei tuoi soldati, sciogli dai lacci della colpa coloro che cantano le lodi del Martire. _ Egli infatti giunse al regno celeste, reputando insidiosi e pieni di fiele le gioie del mondo e i molli suoi pascoli. _ Da forte corse incontro alle pene e le sostenne virilmente e, versando il sangue per Te, ora possiede i premi eterni. _ Perciò con umil prece ti preghiamo, o pietosissimo: in questo trionfo del Martire rimetti le colpe ai servi. _ * Sia lode e gloria perenne al Padre e al Figlio insieme con lo Spirito Santo, per tutti i secoli. Amen. [Versum 1] V. Lo hai incoronato, o Signore, di gloria e di onore. R. E lo hai preposto alle opere delle tue mani. [Ant 1] Questo Santo * per la legge del suo Dio combatté sino alla morte senza timore delle minacce degli empi: era invero fondato su solida pietra. [Oratio] O Dio onnipotente, guarda la nostra debolezza e, poiché il grave peso delle nostre colpe ci opprime, ci protegga la gloriosa intercessione del Beato N., tuo martire e vescovo. $Per Dominum [Invit] Il Signore, re dei martiri, * venite, adoriamo. [Ant Matutinum] Nella legge del Signore * fu il suo diletto, giorno e notte.;;1 Per annunziare * i precetti del Signore egli fu costituito sul suo santo monte.;;2 Con la mia voce * gridai al Signore: ed egli mi ascoltò dal suo santo monte.;;3 Figli degli uomini, * osservate come il Signore ha glorificato il suo santo.;;4 O Signore, * lo hai circondato di benevolenza, come di scudo.;;5 Per tutta la terra * lo hai incoronato di gloria e di onore.;;8 Il Signore è giusto * ed ama la giustizia: le persone rette contempleranno il suo volto.;;10 Abiterà * nella tua dimora: riposerà sul tuo santo monte.;;14 Hai posto, o Signore, * sul suo capo, una corona di pietre preziose.;;20 [Nocturn 2 Versum] V. Hai posto, o Signore, sul suo capo. R. Una corona di pietre preziose. [Nocturn 3 Versum] V. Grande è la sua gloria per la tua salvezza. R. Lo hai ricoperto di grande gloria e di splendore. [Lectio1] Lettura dagli Atti degli Apostoli !Atti 20:17-24 17 Da Mileto, Paolo mandò a chiamare i presbiteri della Chiesa di Efeso. 18 Arrivati e riuniti intorno a lui, disse loro: «Voi sapete in qual modo, dal primo giorno in cui venni in Asia, mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, 19 servendo al Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le tribolazioni che mi sopravvennero dalle insidie dei Giudei, 20 e come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al compito di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle case, 21 inculcando ai Giudei e ai pagani la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù Cristo. 22 Ecco ora che io, costretto dallo Spirito, vado a Gerusalemme. Quello che là mi accadrà non lo so, 23 se non che lo Spirito Santo in tutte le città mi avverte che mi attendono catene e patimenti. 24 Ma non temo nulla di queste cose, né ritengo la mia vita più preziosa di me stesso, purché io possa compiere la mia missione e il ministero ricevuto da Gesù, cioè rendere testimonianza al Vangelo della grazia di Dio». [Responsory1] R. Questo santo combatté per la legge del suo Dio fino alla morte senza timore delle minacce degli empi, * poiché era fondato su solida pietra. V. Questi è colui che disprezzò la vita del mondo e giunse al regno dei cieli. R. poiché era fondato su solida pietra. [Lectio2] !Atti 20:25-31 25 «Ed ora, ecco, io so che voi tutti, tra i quali sono passato predicando il regno di Dio, non vedrete più la mia faccia. 26 Ecco perché vi chiamo oggi quali testimoni che io sono innocente del sangue di tutti. 27 Infatti, non mi sono mai rifiutato di annunziarvi interamente il disegno di Dio. 28 Pensate a voi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi pose quali vescovi per reggere la Chiesa di Dio, da lui conquistata col proprio sangue. 29 Io so che dopo la mia partenza entreranno tra voi dei lupi rapaci che non risparmieranno il gregge. 30 E anche tra voi si leveranno degli uomini a insegnare cose perverse, per trascinarsi dietro discepoli. 31 Perciò vi dico di vegliare, ricordandovi come, per tre anni, non mi sono stancato, giorno e notte, di ammonire, con lacrime, ciascuno di voi». [Responsory2] R. Il giusto germoglierà come il giglio * e fiorirà in eterno davanti al Signore. V. Stabilito nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. R. E fiorirà in eterno davanti al Signore. [Lectio3] !Atti 20:32-38 32 «Ed ora vi affido a Dio e alla sua dottrina di grazia; egli può benissimo edificare e darvi l'eredità tra i suoi santi. 33 Non ho desiderato l'oro, l'argento le vesti di nessuno. 34 Voi stessi siete testimoni, che per le necessità mie e dei miei compagni faticarono queste mie mani. 35 Vi ho mostrato in tutte le maniere che penando in questa forma bisogna soccorrere i poveri e ricordarsi delle parole del Signore, il quale disse: C'è più felicità a dare che a ricevere». 36 Detto questo, postosi in ginocchio, pregò con tutti loro: 37 e tutti scoppiarono in gran pianto, e gettandosi al collo di Paolo lo baciavano, 38 desolati soprattutto per la parola da lui detta: che non avrebbero più riveduto la sua faccia. E lo accompagnarono fino alla nave. [Responsory3] R. Questi conobbe la giustizia, vide grandi meraviglie e pregò con fervore l'Altissimo * e fu annoverato tra i santi. V. Questi è colui che disprezzò la vita del mondo e giunse al regno dei cieli. R. E fu annoverato tra i santi. &Gloria R. E fu annoverato tra i santi. [Lectio4] Sermone di s. Agostino vescovo !44 sui Santi. Noi oggi celebriamo l'anniversario del trionfo del santo martire N.; e la Chiesa, mentre si rallegra della sua glorificazione, ci propone di seguirne le orme. Infatti sé soffriremo insieme con lui, insieme con lui saremo pure glorificati. Nel suo glorioso combattimento noi dobbiamo considerare principalmente due cose: cioè la spietata crudeltà del carnefice, e la invitta pazienza del martire: la crudeltà del carnefice per detestarla, la pazienza del martire per imitarla. Dice infatti il Salmista, condannando la malvagità: «Non imitare i malvagi, poiché essi ben presto si disseccheranno come il fieno». Così poi l'Apostolo esorta ad aver pazienza verso i malvagi : «La pazienza vi è necessaria perché possiate conseguire quanto vi fu promesso». [Responsory4] R. Il Signore lo fece ricco, lo guardò dai nemici e lo protesse da coloro che lo insidiavano * e gli procurò eterna gloria. V. Con lui discese nella fossa e anche nelle catene non lo abbandonò. R. E gli procurò eterna gloria . [Lectio5] È stata dunque coronata la pazienza del beato martire; mentre l'incorreggibile malignità del carnefice è divenuta schiava dei tormenti eterni. Avendo presente questo nella sua lotta, il glorioso eroe di Cristo non si spaventò per il carcere. Ad imitazione del suo capo tollerò oltraggi, sofferse derisioni , non temette flagelli; e quante volte prima della morte sopportò supplizi per il Cristo, tante gli si offerse in sacrificio. Infatti tenne in alta considerazione quello che aveva appreso dall'Apostolo: «Che i patimenti del tempo presente non sono da paragonarsi alla futura gloria che sarà manifestata in noi» ; e «che questa nostra momentanea e leggera tribolazione produce per noi nei cieli un eterno cumulo di gloria». Sollevato dalle cose terrene per amore di tale promessa ed ineffabilmente ricolmo della dolcezza già pregustata della superna soavità, con il Salmista diceva: «Che c'è per me in cielo? e che cosa ho desiderato da te sopra la terra? La mia carne è venuta meno e così il mio cuore: Dio del mio cuore, e mia parte è Dio in eterno». [Responsory5] R. Hai esaudito, o Signore, il desiderio della sua anima, * e non hai respinto la domanda delle sue labbra. V. Poiché lo hai prevenuto con le più dolci benedizioni, hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. R. E non hai respinto la domanda delle sue labbra. [Lectio6] Egli contemplava infatti in enigma, nei limiti in cui la debolezza umana può fissare l'occhio dello spirito nell'eternità, quanto grandi siano le gioie della città superna; e, incapace di descriverle, esclamava stupito: «Che c'è per me in cielo?» Come se dicesse: È superiore alle mie forze e al potere della mia eloquenza, trascende la capacità della mia intelligenza quella bellezza, quella gloria, quella altezza, con la quale, dopo averci sottratti ai turbamenti del mondo e posti al sicuro alla sua presenza, Gesù Cristo nostro Signore «trasformerà il nostro corpo miserabile conforme al corpo suo glorioso». Contemplando questa perfetta libertà non evitava alcun pericolo, non aveva paura di alcun supplizio ; e riteneva che, sé anche avesse potuto morire mille volte, non avrebbe potuto essere ancora degno per nessuna ragione di meritare una tale ricompensa. [Responsory6] R. Il Signore lo ha coperto col manto della gioia * e sul suo capo ha posto una corona meravigliosa. V. Il Signore lo ha nutrito col pane della vita e dell'intelligenza e lo ha dissetato con l'acqua salutare della sapienza. R. E sul suo capo ha posto una corona meravigliosa. &Gloria R. E sul suo capo ha posto una corona meravigliosa. [Lectio7] Dal Vangelo secondo Luca !Luca 14:26-33 In quel Gesù disse alle turbe: «Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, e perfino la sua vita, non può essere mio discepolo». (continua nella Messa del giorno) _ Omelia di s. Gregorio papa !Omelia 37a sui Vangeli. Se consideriamo, fratelli carissimi, quali e quanti beni ci vengono promessi in cielo, stimiamo spregevoli quelli che abbiamo sulla terra. Poiché la sostanza terrena, paragonata all'eterna felicità, è un peso, non un aiuto. La vita temporale, paragonata alla vita eterna, merita piuttosto il nome di morte che di vita. Infatti lo stesso quotidiano decadere del corpo che altro è se non una lenta morte? Ma quale lingua può ridire, quale intelletto comprendere quanto sia il gaudio della patria superna : essere associati ai cori degli angeli, contemplare con questi beatissimi spiriti la gloria del Creatore, vedere Dio faccia a faccia, contemplare la luce indefettibile, non essere più turbato da alcun timore di morte, godere una felicità inalterabile, infinita? [Responsory7] R. Ha una corona d'oro sul suo capo, * con impresso il nome di santità, magnifico ornamento, prezioso lavoro. V. Poiché l'hai prevenuto con le più dolci benedizioni, hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. R. Con impresso il nome di santità, magnifico ornamento, prezioso lavoro. [Lectio8] Ma l'animo si infiamma al sentire queste cose, e già desidera ardentemente stare là dove spera di godere senza fine. Ma non si può giungere a grandi premi se non attraverso grandi fatiche. Di conseguenza anche Paolo, grande predicatore, dice: «Non sarà coronato, se non colui che avrà combattuto secondo le regole». La grandezza delle ricompense dunque allieti il nostro spirito, ma non lo spaventi il travaglio del combattimento. Per questo la Verità dice a quelli che si accostano a lei: «Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, e perfino la sua vita, non può essere mio discepolo». [Responsory8 non Effusorum] R. Signore, lo hai prevenuto con le più dolci benedizioni, * hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. V. Egli ti chiese la vita, e tu gli hai dato longevità nei secoli. R. Hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. &Gloria R. Hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. [Responsory8] R. Questi è un vero martire, che per il nome di Cristo ha versato il suo sangue. * Non ha avuto paura delle minacce dei giudici; non ha cercato la gloria di terreni onori, ma è giunto al regno celeste. V. Il Signore guidò il giusto per vie diritte e gli mostrò il regno di Dio. R. Non ha avuto paura delle minacce dei giudici; non ha cercato la gloria di terreni onori, ma è giunto al regno celeste. &Gloria R. Non ha avuto paura delle minacce dei giudici; non ha cercato la gloria di terreni onori, ma è giunto al regno celeste. [Lectio9] Ma ci si deve chiedere come mai ci venga comandato di odiare i genitori e gli altri congiunti, mentre poi ci è prescritto di amare anche i nemici. E certo la Verità a proposito della moglie dice: «Quel che Dio ha unito, l'uomo non divida». E Paolo dice: «Uomini, amate le vostre mogli come anche Cristo ama la Chiesa». Ecco, il discepolo predica che bisogna amare la moglie, mentre il Maestro dice: «Chi non odia la moglie, non può essere mio discepolo». Forse che il giudice prescrive una cosa e il banditore ne annuncia un'altra? Oppure possiamo odiare e amare nel medesimo tempo? Però se valutiamo la forza del precetto, siamo in grado di fare l'una cosa e l'altra operando un giusto discernimento: amare cioè la moglie e quelli che ci sono uniti per parentela e che riconosciamo come prossimo: e ignorarli, quasi odiandoli e fuggendoli, qualora ci fossero di impaccio nel percorrere la via voluta da Dio. &teDeum [Capitulum Laudes] !Gia 1:12 v. Beato l'uomo che sopporta la tentazione, poiché quando sarà stato provato, riceverà la corona della vita, che Dio ha promesso a coloro che lo amano. $Deo gratias [Hymnus Laudes] v. Martire invitto, seguendo l'unigenito Figlio del Padre, hai sconfitto i nemici, ed ora godi vincitore e trionfante le gioie celesti. _ Coll'aiuto della tua preghiera cancella le nostre colpe, allontana il contagio del male, dissipa il tedio della vita. _ Ormai sono sciolti i vincoli del tuo sacro corpo: sciogli ancor noi dai vincoli del secolo per un dono del Dio altissimo. _ * Sia gloria a Dio Padre e al suo Figlio unigenito insieme con lo Spirito Santo, ora e per tutti i secoli. Amen. [Versum 2] V. Il giusto fiorirà come palma. R. Crescerà come il cedro del Libano. [Ant 2] Chi disprezza * la propria vita in questo mondo, la conserva per la vita eterna. [Lectio Prima] !Sir 39:6 v. Il giusto appena svegliato, fin dal mattino rivolge il suo cuore al Signore, che lo ha creato, e prega alla presenza dell'Altissimo. [Responsory Breve Tertia] R.br. Di gloria e di onore, * lo hai incoronato, Signore. R. Di gloria e di onore, * lo hai incoronato, Signore. V. E lo hai preposto alle opere delle tue mani. R. Lo hai incoronato, Signore. &Gloria R. Di gloria e di onore, * lo hai incoronato, Signore. [Capitulum Sexta] !Sir 15:3 v. Lo nutrì col pane della vita e dell'intelligenza e gli offrì da bere l'acqua della sapienza e della salvezza, il Signore Dio nostro. $Deo gratias [Responsory Breve Sexta] R.br. Hai posto, o Signore, * sul suo capo. R. Hai posto, o Signore, * sul suo capo. V. Una corona di pietre preziose. R. Sul suo capo. &Gloria R. Hai posto, o Signore, * sul suo capo. [Responsory Breve Nona] R.br. Grande è la sua gloria, * per la tua salvezza. R. Grande è la sua gloria, * per la tua salvezza. V. Lo hai ricoperto di grande gloria e di splendore. &Gloria R. Grande è la sua gloria, * per la tua salvezza. [Ant 3] Chi vuol venire dietro a me, * rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. [Lectio7 in 2 loco] Dal Vangelo secondo Matteo !Matt 16:24-27 In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, e tolga la sua croce, e mi segua. (continua nella Messa del giorno) _ Omelia di s. Gregorio papa !Omelia 32 sui Vangeli Poiché il Signore e Redentore nostro venne al mondo come un nuovo uomo, diede nuovi comandamenti al mondo. Infatti oppose alla nostra vita nutrita nei vizi la contrarietà della novità della sua. Cosa infatti l'uomo vecchio, cosa l'uomo carnale conosceva, se non tenere le sue cose, rubare le altrui, se poteva; desiderare, se non poteva? Ma il medico celeste a ciascun singolo vizio adibisce medicamenti contrari. Infatti come coll'arte della medicina le cose calde si curano con le fredde e le fredde con le calde: così nostro Signore oppose medicine contrarie ai peccati, tanto da ordinare la continenza ai lussuriosi, la generosità ai tirchi, la mansuetudine agli iracondi, l'umiltà agli orgogliosi. [Lectio8 in 2 loco] Difatti quando proponeva nuovi comandamenti a quelli che lo seguivano, disse: «Chiunque non rinunzia a tutto quel che possiede, non può essere mio discepolo». Come se volesse dire apertamente: voi che per la vita vecchia desiderate la roba d'altri, elargite per il desiderio di una nuovo modo di vivere anche la vostra. Ascoltiamo cosa dice in questa lezione: «Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso». Ivi si dice ché rinneghiamo la nostra roba: qui si dice ché rinneghiamo noi stessi. E forse non è faticoso all'uomo abbandonare la sua roba; ma è molto faticoso abbandonare sé stesso. È da una parte meno negare ciò che ha; molto dall'altra negare quel che è. [Lectio9 in 2 loco] Ma il Signore ha comandato a noi che veniamo a Lui di rinunziare a noi: perché quanti veniamo alla gara della fede, ci impegniamo ad una lotta contro gli spiriti maligni. Infatti gli spiriti maligni non possiedono nulla di proprio in questo mondo: quindi dobbiamo lottare nudi con i nudi. Infatti se chiunque lottasse vestito con uno nudo, verrebbe più in fretta sbattuto a terra, perché ha onde venga afferrato. Che cosa infatti sono tutti beni terreni, se non certi indumenti del corpo? Chi dunque si avvicina alla contesa contro il diavolo, getti via gli indumenti, per non soccombere. &teDeum [Lectio7 in 4 loco] Dal Vangelo secondo Matteo !Matt 10:26-32 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Poiché nulla v'è di nascosto che non debba essere rivelato, e niente d'occulto che non s'abbia a sapere. (continua nella Messa del giorno) _ Omelia di san Ilario vescovo !Commentari su Matteo, cap 10, dopo la metà Il Signore mostra il giorno del giudizio, che manifesterà la coscienza segreta della nostra volontà: e quelle cose che ora si stimano occulte, aprirà alla luce della cognizione pubblica. Quindi ammonisce che vanno temute le minacce, i consigli, i poteri dei persecutori: perché il giorno del giudizio rivelerà che queste erano state nulle e vane. «Dite in pieno giorno quello che io vi dico all'oscuro: e predicate sui tetti quel che vi é stato detto in un orecchio.» Non leggiamo che il Signore fosse solito fare discorsi di notte, e che avesse tramandato la dottrina nelle tenebre: ma che ogni suo discorso sono tenebre per i carnali, e il suo verbo è notte per gli infedeli. [Lectio8 in 4 loco] Pertanto ciò che è stato detto da Lui, vuole che sia enunciato con libertà di fede e confessione. Quindi ordinò che si predicassero nella luce le cose che sono state dette nelle tenebre: di modo che quelle cose che sono affidate al segreto degli orecchi, vengano udite sopra i tetti, ossia con la voce alta dei parlanti. Infatti la cognizione di Dio va proposta di continuo, ed il profondo segreto della dottrina evangelica va rivelata nel lume della predicazione apostolica: non temendo quelli che, sebbene gli sia dato potere sui corpi, tuttavia non hanno alcun giurisdizione sull'anima: ma temendo piuttosto Dio, Che ha il potere di fare perire nella geenna sia il corpo che l'anima. [Lectio9 in 4 loco] Non temete coloro che uccidono il corpo. Niente che accade ai nostri corpi è da temere, e nessun dolore per l'uccisione della carne è da ammettere: quando in cambio della disciolta condizione della sua natura, viene rifondata nella sostanza dell'anima spirituale. E poiché è opportuno che i confermati in tali dottrine abbiano la libera costanza di confessare Dio, aggiunse anche la condizione per la quale fossimo legati: che Egli avrebbe negato davanti al Padre nei cieli colui che avesse negato Lui in terra: inoltre colui che lo avesse confessato davanti agli uomini, veniva confessato da Lui nei cieli: e quali noi fossimo stati testimoni del suo nome agli uomini, noi avremmo usufruito di tale testimonianza presso Dio Padre. &teDeum [Introitus] !Eccli 45:30 v. Il Signore ha stabilito con lui un'alleanza di pace e ne ha fatto un principe: e così durerà per sempre la sua dignità sacerdotale. (Alléluia, alléluia.) !Ps 131:1 Ricordati, Signore, di David e di tutta la pietà sua. &Gloria v. Il Signore ha stabilito con lui un'alleanza di pace e ne ha fatto un principe: e così durerà per sempre la sua dignità sacerdotale. (Alléluia, alléluia.) [Oratio] (ad missam) Dio onnipotente, guarda alla nostra debolezza; e poiché grava su di noi il peso dei peccati, ci protegga l'intercessione gloriosa del beato N. martire tuo e vescovo. $Per Dominum [Lectio] Dalla lettera di san Giacomo apostolo. !Jac 1:12-18 Carissimi: Beato l’uomo che soffre tentazioni, perché, quando sarà stato provato, riceverà la corona di vita, che Dio ha promesso a coloro che lo amano. Nessuno, quando è tentato, dica di essere tentato da Dio, perché Dio non può tentare a fare il male, anzi Egli non tenta nessuno; ma ciascuno è tentato, attratto, adescato dalla propria concupiscenza. La concupiscenza poi, quando ha concepito, partorisce il peccato, e il peccato, consumato che sia, genera la morte. Non vogliate dunque illudervi da voi stessi fratelli miei dilettissimi: ogni ottima cosa ricevuta, ogni dono perfetto viene dall'alto e scende dal Padre dei lumi, nel quale non v'è variazione, né ombra di mutamento. Egli ci ha di sua volontà generati colla parola di verità, affinché fossimo come le primizie delle sue creature. [Graduale] !Ps 88:21-23 Ho trovato Davide, mio servo; l'ho unto col mio sacro olio; sicché sia sempre con lui la mia mano, e il mio braccio gli dia forza. V. Il nemico non lo soverchierà, né il figlio dell'iniquità gli potrà nuocere. Alleluia, alleluia. !Ps 109:4 Il Signore ha giurato e non si ricrederà: Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchisedech. Alleluia. [Tractus] !Ps 20:3-4 Il desiderio del suo cuore hai colmato e la preghiera delle sue labbra non gli hai negata. V. Poiché lo hai preceduto con le più liete benedizioni. V. In capo gli hai posto una corona di pietre preziose. [Evangelium] Seguito ++ del Santo Vangelo secondo Luca. !Luc 14:26-33 In quel tempo disse Gesù alle turbe: «Se uno viene a me senza disamare suo padre e sua madre, moglie e figli, fratelli e sorelle, e perfino la sua vita, non può essere mio discepolo. E chi non porta la sua croce e mi segue non può essere mio discepolo. Infatti chi di voi, volendo fabbricare una torre, non calcola prima attentamente la spesa necessaria, e se ha da finirla; onde non avvenga che, gettate le fondamenta, non potendo terminarla, tutti quelli che stanno a vedere comincino a farsi beffe di lui, dicendo: “Costui ha incominciato a fabbricare e non ha potuto finire?”. Oppure qual re, prima di muovere guerra ad un altro re, non esamina prima con calma se con diecimila possa affrontare l'altro che gli viene contro con ventimila? Altrimenti, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasciata a chiedere di fare la pace. Cosi pertanto chi di voi non rinuncia a tutto quello che possiede, non può essere mio discepolo». [Offertorium] !Ps 88:25 Con lui staranno la mia fedeltà e il mio amore, e s'innalzerà nel mio Nome la sua forza. (Alleluia.) [Secreta] Accetta, o Signore, per la tua bontà queste offerte, che ti presentiamo in onore dei meriti del beato N. martire tuo e vescovo; e fa' che esse ci meritino una continua protezione. $Per Dominum [Communio] !Ps 88:36; 88:37-38 Questo giuro sulla mia santità: la stirpe di lui durerà in eterno e il suo trono quanto il sole dinanzi a me; perdurerà come la luna e come i cieli sarà stabile in perpetuo. [Postcommunio] Ristorati dalla partecipazione a questo sacramento, ti preghiamo, o Signore nostro Dio, affinché per l'intercessione del beato N. martire tuo e vescovo, sentiamo l'effetto duraturo del sacrificio celebrato. $Per Dominum