Dominica II Adventus ~ I. classis

Divinum Officium Monastic - 1963

12-09-2018

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.

Psalmus 3 [0]
3:2 Dómine, quid multiplicáti sunt qui tríbulant me? * multi insúrgunt advérsum me.
3:3 Multi dicunt ánimæ meæ: * Non est salus ipsi in Deo eius.
3:4 Tu autem, Dómine, suscéptor meus es, * glória mea, et exáltans caput meum.
3:5 Voce mea ad Dóminum clamávi: * et exaudívit me de monte sancto suo.
3:6 Ego dormívi, et soporátus sum: * et exsurréxi, quia Dóminus suscépit me.
3:7 Non timébo míllia pópuli circumdántis me: * exsúrge, Dómine, salvum me fac, Deus meus.
3:8 Quóniam tu percussísti omnes adversántes mihi sine causa: * dentes peccatórum contrivísti.
3:9 Dómini est salus: * et super pópulum tuum benedíctio tua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Inizio
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.

Salmo 3 [0]
3:2 Signore, perché si sono moltiplicati quelli che mi perseguitano? * Sono molti quelli che insorgono contro di me.
3:3 Molti dicono all'anima mia: * Per lui non vi è salute nel suo Dio.
3:4 Ma tu, o Signore, tu sei il mio scudo, * la mia gloria, e colui che rialza il mio capo.
3:5 Gridai con la mia voce al Signore, * ed egli mi esaudì dal suo monte santo.
3:6 Io dormii, e presi sonno, * e mi svegliai, perchè il Signore mi sostenne.
3:7 Non temerò le migliaia del popolo che mi circonda: * Levati, o Signore, salvami, o Dio mio.
3:8 Poiché tu hai percosso tutti coloro che senza ragione mi sono avversi: * hai spezzati i denti dei peccatori.
3:9 Del Signore è la salvezza: * e sul tuo popolo la tua benedizione.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Invitatorium {Antiphona ex Psalterio secundum tempora}
Ant. Regem ventúrum Dóminum, * Veníte, adorémus.
Ant. Regem ventúrum Dóminum, * Veníte, adorémus.
Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem eius in confessióne, et in psalmis iubilémus ei.
Ant. Regem ventúrum Dóminum, * Veníte, adorémus.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu eius sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Veníte, adorémus.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus eius (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Ant. Regem ventúrum Dóminum, * Veníte, adorémus.
Hódie, si vocem eius audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Veníte, adorémus.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus iurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Regem ventúrum Dóminum, * Veníte, adorémus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Veníte, adorémus.
Ant. Regem ventúrum Dóminum, * Veníte, adorémus.
Invitatorio {Antifona dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Ant. Il Re sta per venire, * venite, adoriamolo.
Ant. Il Re sta per venire, * venite, adoriamolo.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Il Re sta per venire, * venite, adoriamolo.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. venite, adoriamolo.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Il Re sta per venire, * venite, adoriamolo.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. venite, adoriamolo.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Il Re sta per venire, * venite, adoriamolo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. venite, adoriamolo.
Ant. Il Re sta per venire, * venite, adoriamolo.
Hymnus {ex Psalterio secundum tempora}
Verbum supérnum, pródiens
A Patre olim éxiens,
Qui natus orbi súbvenis,
Cursu declívi témporis.

Illúmina nunc péctora,
Tuóque amóre cóncrema;
Audíto ut præcónio
Sint pulsa tandem lúbrica.

Iudéxque cum post áderis
Rimári facta péctoris,
Reddens vicem pro ábditis,
Iustísque regnum pro bonis.

Non demum arctémur malis
Pro qualitáte críminis;
Sed cum beátis cómpotes
Simus perénnes cælibes.

Laus, honor, virtus, glória,
Deo Patri, et Fílio,
Sancto simul Paráclito,
In sæculórum sǽcula.
Amen.
Inno {dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Verbo eterno,
generato dal seno dell'eterno Padre,
che nascesti nel tempo stabilito
per salvare il mondo,

illumina ora le anime,
infiammale del tuo amore,
affinché, staccato il cuore dalle cose caduche,
si riempiano delle delizie celesti.

Così, quando al tribunale il Giudice
condannerà i colpevoli al fuoco,
e con voce amica inviterà
i giusti al cielo meritato,

fa' che non siamo preda delle fiamme,
avvolti nei vortici neri,
ma che, degni della visione di Dio,
gustiamo le gioie del cielo.

Al Padre, e insieme al Figlio
e a te, o Spirito Santo,
come fu, così ancora
sia gloria per, tutti i secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ ex Psalterio secundum tempora}
Nocturn I.
Ant. Véniet ecce rex, * excélsus cum potestáte magna, ad salvándas gentes, allelúia.
Psalmus 20 [1]
20:2 Dómine, in virtúte tua lætábitur rex: * et super salutáre tuum exsultábit veheménter.
20:3 Desidérium cordis eius tribuísti ei: * et voluntáte labiórum eius non fraudásti eum.
20:4 Quóniam prævenísti eum in benedictiónibus dulcédinis: * posuísti in cápite eius corónam de lápide pretióso.
20:5 Vitam pétiit a te: * et tribuísti ei longitúdinem diérum in sǽculum, et in sǽculum sǽculi.
20:6 Magna est glória eius in salutári tuo: * glóriam et magnum decórem impónes super eum.
20:7 Quóniam dabis eum in benedictiónem in sǽculum sǽculi: * lætificábis eum in gáudio cum vultu tuo.
20:8 Quóniam rex sperat in Dómino: * et in misericórdia Altíssimi non commovébitur.
20:9 Inveniátur manus tua ómnibus inimícis tuis: * déxtera tua invéniat omnes, qui te odérunt.
20:10 Pones eos ut clíbanum ignis in témpore vultus tui: * Dóminus in ira sua conturbábit eos, et devorábit eos ignis.
20:11 Fructum eórum de terra perdes: * et semen eórum a fíliis hóminum.
20:12 Quóniam declinavérunt in te mala: * cogitavérunt consília, quæ non potuérunt stabilíre.
20:13 Quóniam pones eos dorsum: * in relíquiis tuis præparábis vultum eórum.
20:14 Exaltáre, Dómine, in virtúte tua: * cantábimus et psallémus virtútes tuas.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmi con letture {Antifone dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Nocturn I.
Ant. Ecco, verrà il Re * eccelso con grande potenza a salvare le genti, alleluia.
Salmo 20 [1]
20:2 Signore, della tua potenza si rallegrerà il re * ed esulterà grandemente per la salvezza accordatagli.
20:3 Tu hai adempiuto il desiderio del suo cuore, * e non hai resi vani i voti delle sue labbra.
20:4 Poiché lo hai prevenuto con le più dolci benedizioni: * gli hai posto in capo una corona di pietre preziose.
20:5 Ti domandò la vita, * e gli hai dato lunghezza di giorni per i secoli e per i secoli dei secoli.
20:6 Grande è la sua gloria per la salvezza da te avuta, * lo ammanterai di gloria e di grande splendore.
20:7 Poiché lo farai benedizione per tutti i secoli, * lo riempirai di gioia con la tua presenza.
20:8 Perché il re spera nel Signore, * e per la misericordia dell'Altissimo non vacillerà.
20:9 La tua mano raggiunga tutti i tuoi nemici: * la tua destra raggiunga tutti coloro che ti odiano.
20:10 Li renderai come fornace ardente nel tempo che apparirà il tuo volto: * il Signore nell'ira sua li conquiderà [soggiogherà], il fuoco li divorerà.
20:11 Sterminerai il loro frutto dalla terra: * e il loro seme di mezzo ai figli degli uomini.
20:12 Perché tramarono mali contro di te: * ordirono disegni che non poterono eseguire.
20:13 Poiché tu farai loro voltare le spalle: * e a quelli che restano preparerai la faccia [alle tue saette].
20:14 Innalzati, o Signore, con la tua potenza, * noi canteremo e celebreremo con inni le tue meraviglie.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 21 [2]
21:2 Deus, Deus meus, réspice in me: quare me dereliquísti? * longe a salúte mea verba delictórum meórum.
21:3 Deus meus, clamábo per diem, et non exáudies: * et nocte, et non ad insipiéntiam mihi.
21:4 Tu autem in sancto hábitas, * laus Israël.
21:5 In te speravérunt patres nostri: * speravérunt, et liberásti eos.
21:6 Ad te clamavérunt, et salvi facti sunt: * in te speravérunt, et non sunt confúsi.
21:7 Ego autem sum vermis, et non homo: * oppróbrium hóminum, et abiéctio plebis.
21:8 Omnes vidéntes me, derisérunt me: * locúti sunt lábiis, et movérunt caput.
21:9 Sperávit in Dómino, erípiat eum: * salvum fáciat eum, quóniam vult eum.
21:10 Quóniam tu es, qui extraxísti me de ventre: * spes mea ab ubéribus matris meæ. In te proiéctus sum ex útero:
21:11 De ventre matris meæ Deus meus es tu, * ne discésseris a me:
21:12 Quóniam tribulátio próxima est: * quóniam non est qui ádiuvet.
21:13 Circumdedérunt me vítuli multi: * tauri pingues obsedérunt me.
21:14 Aperuérunt super me os suum, * sicut leo rápiens et rúgiens.
21:15 Sicut aqua effúsus sum: * et dispérsa sunt ómnia ossa mea.
21:15 Factum est cor meum tamquam cera liquéscens * in médio ventris mei.
21:16 Áruit tamquam testa virtus mea, et lingua mea adhǽsit fáucibus meis: * et in púlverem mortis deduxísti me.
21:17 Quóniam circumdedérunt me canes multi: * concílium malignántium obsédit me.
21:17 Fodérunt manus meas et pedes meos: * dinumeravérunt ómnia ossa mea.
21:18 Ipsi vero consideravérunt et inspexérunt me: * divisérunt sibi vestiménta mea, et super vestem meam misérunt sortem.
21:20 Tu autem, Dómine, ne elongáveris auxílium tuum a me: * ad defensiónem meam cónspice.
21:21 Érue a frámea, Deus, ánimam meam: * et de manu canis únicam meam:
21:22 Salva me ex ore leónis: * et a córnibus unicórnium humilitátem meam.
21:23 Narrábo nomen tuum frátribus meis: * in médio ecclésiæ laudábo te.
21:24 Qui timétis Dóminum, laudáte eum: * univérsum semen Iacob, glorificáte eum.
21:25 Tímeat eum omne semen Israël: * quóniam non sprevit, neque despéxit deprecatiónem páuperis:
21:25 Nec avértit fáciem suam a me: * et cum clamárem ad eum, exaudívit me.
21:26 Apud te laus mea in ecclésia magna: * vota mea reddam in conspéctu timéntium eum.
21:27 Edent páuperes, et saturabúntur: et laudábunt Dóminum qui requírunt eum: * vivent corda eórum in sǽculum sǽculi.
21:28 Reminiscéntur et converténtur ad Dóminum * univérsi fines terræ:
21:28 Et adorábunt in conspéctu eius * univérsæ famíliæ géntium.
21:29 Quóniam Dómini est regnum: * et ipse dominábitur géntium.
21:30 Manducavérunt et adoravérunt omnes pingues terræ: * in conspéctu eius cadent omnes qui descéndunt in terram.
21:31 Et ánima mea illi vivet: * et semen meum sérviet ipsi.
21:32 Annuntiábitur Dómino generátio ventúra: * et annuntiábunt cæli iustítiam eius pópulo qui nascétur, quem fecit Dóminus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Véniet ecce rex, excélsus cum potestáte magna, ad salvándas gentes, allelúia.
Salmo 21 [2]
21:2 Dio, Dio mio, volgiti a me: * perché tu mi hai abbandonato? Mi allontana dalla salvezza, la voce dei miei delitti.
21:3 Mio Dio, grido di giorno, e non mi esaudisci: * [grido] la notte, e non per mia follia.
21:4 Eppure tu abiti nel santuario, * o gloria d'Israele.
21:5 In te sperarono i padri nostri: * sperarono e tu li liberasti.
21:6 Gridarono a te e furono salvati: * in te sperarono, e non restarono confusi.
21:7 Ma io sono un verme, e non un uomo: * l'obbrobrio degli uomini, e il rifiuto della plebe.
21:8 Quanti mi vedono mi scherniscono, * parlottano [sogghignano] con le labbra e scuotono la testa.
21:9 Ha sperato nel Signore: egli lo liberi. * Lo salvi, giacché lo ama.
21:10 Sì, sei tu, che mi traesti dal seno, * mia speranza fin dalle poppe materne.
21:11 Su te fui gettato dal grembo materno: dal seno di mia madre tu sei il mio Dio. * Non ti allontanare da me,
21:12 Poiché la tribolazione è vicina, * poiché non c'è chi soccorra.
21:13 Mi hanno circondato molti giovenchi: * mi hanno accerchiato grassi tori.
21:14 Hanno spalancato contro di me la loro bocca, * come un leone che sbrana, e ruggisce.
21:15 Mi sono disciolto come acqua, * e si sono slogate le mie ossa.
21:15 Il mio cuore è diventato come cera, che si liquefa * in mezzo alle mie viscere.
21:16 Il mio vigore è inaridito come un coccio, e la mia lingua si è attaccata al mio palato, * e mi hai condotto nella polvere della morte.
21:17 Poiché numerosi cani mi hanno circondato: * un concilio di maligni mi ha accerchiato.
21:17 Hanno forato le mie mani e i miei piedi: * hanno contato tutte le mie ossa.
21:18 Essi poi mi hanno guardato e osservato attentamente. * Si sono divise tra loro le mie vesti, e sulla mia veste [tunica] hanno gettato la sorte.
21:20 Ma tu, o Signore, non allontanare da me il tuo soccorso: * accorri in mia difesa.
21:21 Libera dalla spada, o Dio, la mia anima: * e dalla violenza del cane [poiché è] la mia unica.
21:22 Salvami dalle fauci del leone, * e la mia debolezza dalle corna degli unicorni.
21:23 Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, * in mezzo alla Chiesa ti loderò.
21:24 O voi, che temete il Signore, lodatelo: * o intera discendenza di Giacobbe, glorificatelo.
21:25 Lo tema tutta la stirpe d'Israele, * perché non disdegnò, né disprezzò la supplica del povero:
21:25 Né rivolse da me la sua faccia * e quando alzai a lui le mie grida mi esaudì.
21:26 Da te la mia lode nella grande Chiesa, * scioglierò i miei voti in presenza di coloro che lo temono.
21:27 I poveri mangeranno, e saranno saziati e loderanno il Signore quelli che lo cercano: * vivranno i loro cuori in eterno.
21:28 Si ricorderanno e si convertiranno al Signore * tutti i confini della terra:
21:28 E adoranti al suo cospetto, * tutte quante le famiglie delle genti.
21:29 Poiché del Signore è il regno, * ed egli dominerà sulle genti.
21:30 Tutti i potenti della terra hanno mangiato e hanno adorato; * dinanzi a lui si prostreranno tutti quelli che scendono nella terra.
21:31 E l'anima mia vivrà per lui, * e la mia stirpe a lui servirà.
21:32 Sarà annunziata al Signore la generazione avvenire, * e i cieli annunzieranno la giustizia di lui al popolo che nascerà, e che il Signore ha creato.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Ecco, verrà il Re eccelso con grande potenza a salvare le genti, alleluia.
Ant. Confortáte * manus dissolútas: confortámini, dícite: Ecce Deus noster véniet, et salvábit nos, allelúia.
Psalmus 22 [3]
22:1 Dóminus regit me, et nihil mihi déerit: * in loco páscuæ ibi me collocávit.
22:2 Super aquam refectiónis educávit me: * ánimam meam convértit.
22:3 Dedúxit me super sémitas iustítiæ, * propter nomen suum.
22:4 Nam, et si ambulávero in médio umbræ mortis, non timébo mala: * quóniam tu mecum es.
22:4 Virga tua, et báculus tuus: * ipsa me consoláta sunt.
22:5 Parásti in conspéctu meo mensam, * advérsus eos, qui tríbulant me.
22:5 Impinguásti in óleo caput meum: * et calix meus inébrians quam præclárus est!
22:6 Et misericórdia tua subsequétur me * ómnibus diébus vitæ meæ:
22:6 Et ut inhábitem in domo Dómini, * in longitúdinem diérum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Rafforzate * le mani fiacche: fatevi coraggio, dite: Ecco il nostro Dio verrà e ci salverà, alleluia.
Salmo 22 [3]
22:1 Il Signore mi governa, e nulla mi mancherà: * Egli mi ha posto in un luogo di pascolo abbondante.
22:2 Mi ha condotto ad un'acqua che conforta. * Ha attirato a se l'anima mia,
22:3 Mi ha condotto per i sentieri della giustizia * a causa del suo nome.
22:4 Poiché quand'anche camminassi in mezzo all'ombra di morte, non temerò alcun male, * perché tu sei con me.
22:4 La tua verga e il tuo vincastro, * essi mi hanno consolato.
22:5 Hai imbandita dinanzi a me una mensa, * in faccia di quelli che mi perseguitano.
22:5 Hai unto il mio capo di unguento: * e il mio calice inebriante quanto è mai buono!
22:6 E la tua misericordia mi seguirà * per tutti i giorni della mia vita:
22:6 Affinché io abiti nella casa del Signore * per lunghi giorni.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 23 [4]
23:1 Dómini est terra, et plenitúdo eius: * orbis terrárum, et univérsi qui hábitant in eo.
23:2 Quia ipse super mária fundávit eum: * et super flúmina præparávit eum.
23:3 Quis ascéndet in montem Dómini? * aut quis stabit in loco sancto eius?
23:4 Ínnocens mánibus et mundo corde, * qui non accépit in vano ánimam suam, nec iurávit in dolo próximo suo.
23:5 Hic accípiet benedictiónem a Dómino: * et misericórdiam a Deo, salutári suo.
23:6 Hæc est generátio quæréntium eum, * quæréntium fáciem Dei Iacob.
23:7 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:8 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus fortis et potens: Dóminus potens in prǽlio.
23:9 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:10 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus virtútum ipse est Rex glóriæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Confortáte manus dissolútas: confortámini, dícite: Ecce Deus noster véniet, et salvábit nos, allelúia.
Salmo 23 [4]
23:1 Del Signore è la terra e quanto essa contiene: * il mondo e tutti i suoi abitatori.
23:2 Poiché egli la fondò sui mari, * e la stabilì sui fiumi.
23:3 Chi salirà al monte del Signore, * o chi starà nel suo luogo santo?
23:4 Chi ha mani innocenti e il cuore puro, * e chi non ha ricevuta invano l'anima sua, né ha giurato con inganno al suo prossimo.
23:5 Questi riceverà benedizione dal Signore, * e misericordia da Dio, suo Salvatore.
23:6 Tale è la generazione di quelli che lo cercano, * di quelli che cercano la faccia del Dio di Giacobbe.
23:7 Alzate, o principi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:8 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore forte e potente, il Signore potente nelle battaglie.
23:9 Alzate, o prìncipi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:10 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore degli eserciti egli è il Re della gloria.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Rafforzate le mani fiacche: fatevi coraggio, dite: Ecco il nostro Dio verrà e ci salverà, alleluia.
Ant. Gaudéte omnes * et lætámini: ecce, qui véniet Dóminus ultiónis, addúcet retributiónem: ipse véniet, et salvábit nos.
Psalmus 24 [5]
24:1 Ad te, Dómine, levávi ánimam meam: * Deus meus, in te confído, non erubéscam.
24:3 Neque irrídeant me inimíci mei: * étenim univérsi, qui sústinent te, non confundéntur.
24:4 Confundántur omnes iníqua agéntes * supervácue.
24:4 Vias tuas, Dómine, demónstra mihi: * et sémitas tuas édoce me.
24:5 Dírige me in veritáte tua, et doce me: * quia tu es, Deus, salvátor meus, et te sustínui tota die.
24:6 Reminíscere miseratiónum tuárum, Dómine, * et misericordiárum tuárum, quæ a sǽculo sunt.
24:7 Delícta iuventútis meæ, * et ignorántias meas ne memíneris.
24:7 Secúndum misericórdiam tuam meménto mei tu: * propter bonitátem tuam, Dómine.
24:8 Dulcis et rectus Dóminus: * propter hoc legem dabit delinquéntibus in via.
24:9 Díriget mansuétos in iudício: * docébit mites vias suas.
24:10 Univérsæ viæ Dómini, misericórdia et véritas, * requiréntibus testaméntum eius et testimónia eius.
24:11 Propter nomen tuum, Dómine, propitiáberis peccáto meo: * multum est enim.
24:12 Quis est homo qui timet Dóminum? * legem státuit ei in via, quam elégit.
24:13 Ánima eius in bonis demorábitur: * et semen eius hereditábit terram.
24:14 Firmaméntum est Dóminus timéntibus eum: * et testaméntum ipsíus ut manifestétur illis.
24:15 Óculi mei semper ad Dóminum: * quóniam ipse evéllet de láqueo pedes meos.
24:16 Réspice in me, et miserére mei: * quia únicus et pauper sum ego.
24:17 Tribulatiónes cordis mei multiplicátæ sunt: * de necessitátibus meis érue me.
24:18 Vide humilitátem meam, et labórem meum: * et dimítte univérsa delícta mea.
24:19 Réspice inimícos meos quóniam multiplicáti sunt, * et ódio iníquo odérunt me.
24:20 Custódi ánimam meam, et érue me: * non erubéscam quóniam sperávi in te.
24:21 Innocéntes et recti adhæsérunt mihi: * quia sustínui te.
24:22 Líbera, Deus, Israël, * ex ómnibus tribulatiónibus suis.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Godete tutti, * e rallegratevi: ecco che verrà il Signore della vendetta, porterà la retribuzione: egli stesso verrà, e ci salverà.
Salmo 24 [5]
24:1 A te, o Signore, innalzai l'anima mia: * Dio mio, in te confido, che io non abbia da arrossire.
24:3 Né mi deridano i miei nemici: * poiché tutti colorò che sperano in te non rimarranno confusi.
24:4 Siano confusi tutti coloro che invano * commettono l'iniquità.
24:4 Mostrami, o Signore, le tue vie; * e insegnami i tuoi sentieri.
24:5 Guidami nella tua verità, e ammaestrami, * perché tu sei il Dio mio Salvatore, e ho sperato in te tutto il giorno.
24:6 Ricordati, o Signore, delle tue bontà, * e delle tue misericordie, che sono da secoli.
24:7 Non ricordare i delitti di mia giovinezza, * e le mie ignoranze.
24:7 Secondo la tua misericordia, ricordati di me, * o Signore, in ragione della tua bontà.
24:8 Il Signore è buono e retto; * per questo darà ai peccatori la legge della via da tenere.
24:9 Guiderà gli umili nella giustizia: * insegnerà ai docili le sue vie.
24:10 Tutte le vie del Signore sono misericordia e verità * per coloro che cercano il suo testamento e i suoi comandamenti.
24:11 Per il tuo nome, o Signore, perdonerai il mio peccato: * perché è grande.
24:12 Chi è l'uomo che teme il Signore? * [Dio] gli diede una legge nella via che egli ha scelto.
24:13 La sua anima dimora tra i beni, * e la sua stirpe erediterà la terra.
24:14 Il Signore è sostegno di coloro che lo temono: * e il suo testamento è per essere loro manifestato.
24:15 I miei occhi sono sempre rivolti al Signore: * perché egli trarrà dal laccio i miei piedi.
24:16 Volgiti a me, e abbi pietà di me: * perché io sono solo, e povero.
24:17 Le tribolazioni del mio cuore si sono moltiplicate: * liberami dalle mie angustie.
24:18 Guarda la mia miseria e la mia pena, * e perdona tutti i miei peccati.
24:19 Guarda i miei nemici, come sono moltiplicati, * e mi odiano di un odio iniquo.
24:20 Custodisci l'anima mia, e salvami: * non abbia ad arrossire perché ho sperato in te.
24:21 Gli innocenti e i retti di cuore sono uniti con me, * perché ho sperato in te.
24:22 Dio, libera Israele * da tutte le sue tribolazioni.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 25 [6]
25:1 Iúdica me, Dómine, quóniam ego in innocéntia mea ingréssus sum: * et in Dómino sperans non infirmábor.
25:2 Proba me, Dómine, et tenta me: * ure renes meos et cor meum.
25:3 Quóniam misericórdia tua ante óculos meos est: * et complácui in veritáte tua.
25:4 Non sedi cum concílio vanitátis: * et cum iníqua geréntibus non introíbo.
25:5 Odívi ecclésiam malignántium: * et cum ímpiis non sedébo.
25:6 Lavábo inter innocéntes manus meas: * et circúmdabo altáre tuum, Dómine:
25:7 Ut áudiam vocem laudis, * et enárrem univérsa mirabília tua.
25:8 Dómine, diléxi decórem domus tuæ, * et locum habitatiónis glóriæ tuæ.
25:9 Ne perdas cum ímpiis, Deus, ánimam meam, * et cum viris sánguinum vitam meam:
25:10 In quorum mánibus iniquitátes sunt: * déxtera eórum repléta est munéribus.
25:11 Ego autem in innocéntia mea ingréssus sum: * rédime me, et miserére mei.
25:12 Pes meus stetit in dirécto: * in ecclésiis benedícam te, Dómine.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Gaudéte omnes et lætámini: ecce, qui véniet Dóminus ultiónis, addúcet retributiónem: ipse véniet, et salvábit nos.
Salmo 25 [6]
25:1 Fammi giustizia, o Signore, perché io ho camminato nella mia innocenza: * e sperando nel Signore non vacillerò.
25:2 Provami, o Signore, e fa saggio di me; * passa al fuoco i miei reni, e il mio cuore.
25:3 Perché la tua misericordia sta dinanzi a miei occhi: * e mi compiaccio nella tua verità.
25:4 Non mi posi a sedere al concilio degli uomini vani; * e non entrerò con coloro che commettono iniquità.
25:5 Ho in odio la chiesa dei maligni, * e non mi porrò a sedere cogli empi.
25:6 Laverò le mie mani tra gli innocenti, * e starò intorno al tuo altare, o Signore:
25:7 Al fine di udire la voce della tua lode, * e raccontare le tue meraviglie.
25:8 Signore, io ho amato lo splendore della tua casa, * e il luogo dove abita la tua gloria.
25:9 Non perdere, o Dio, l'anima mia con gli empi * né la mia vita cogli uomini sanguinari,
25:10 Nelle cui mani sta l'iniquità: * e la cui destra è piena di regali.
25:11 Ma io ho camminato nella mia innocenza: * riscattami, ed abbi pietà di me.
25:12 Il mio piede stette fermo nella retta via: * nelle adunanze ti benedirò, o Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Godete tutti, e rallegratevi: ecco che verrà il Signore della vendetta, porterà la retribuzione: egli stesso verrà, e ci salverà.
℣. Ex Sion spécies decóris eius.
℟. Deus noster maniféste véniet.
℣. Da Sion risplenderà la sua maestà.
℟. Il nostro Dio verrà pubblicamente.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Iesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
De Isaía Prophéta
Isa 11:1-4
1 Et egrediétur virga de radíce Iesse, et flos de radíce eius ascéndet.
2 Et requiéscet super eum Spíritus Dómini: spíritus sapiéntiæ et intelléctus, spíritus consílii et fortitúdinis, spíritus sciéntiæ et pietátis;
3 Et replébit eum spíritus timóris Dómini: non secúndum visiónem oculórum iudicábit, neque secúndum audítum áurium árguet:
4 Sed iudicábit in iustítia páuperes, et árguet in æquitáte pro mansuétis terræ:
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ierúsalem, cito véniet salus tua: Quare mœróre consúmeris? numquid consiliárius non est tibi, quia innovávit te dolor?
* Salvábo te, et liberábo te, noli timére.
℣. Ego enim sum Dóminus, Deus tuus, Sanctus Israël, Redémptor tuus.
℟. Salvábo te, et liberábo te, noli timére.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Dal Profeta Isaia
Isa 11:1-4
1 Ed uscirà un rampollo dal ceppo di Jesse, e sboccerà un fiore dalla sua radice.
2 E su di esso riposerà lo spirito del Signore: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e di pietà;
3 E lo riempirà lo spirito del timor del Signore: egli non giudicherà secondo quel che si vede cogli occhi, né sentenzierà secondo quel che si ode coll'orecchie
4 Ma giudicherà con giustizia i poveri, e sentenzierà con equità in favore degli umili della terra.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Gerusalemme, presto verrà la tua salute: perché ti consumi nell'affanno? non hai tu nessun consigliere, che sei cambiata per il dolore?
* Ti salverò e libererò, non voler temere.
℣. Perché io sono II Signore Dio tuo, il Santo d'Israele, il tuo Redentore.
℟. Ti salverò e libererò, non voler temere.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adiuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
Isa 11:4-7
4 Et percútiet terram virga oris sui, et spíritu labiórum suórum interfíciet ímpium.
5 Et erit iustítia cíngulum lumbórum eius: et fides cinctórium renis eius.
6 Habitábit lupus cum agno, et pardus cum hædo accubábit, vitúlus et leo et ovis simul morabúntur, et puer párvulus minábit eos.
7 Vítulus et ursus pascéntur, simul requiéscent cátuli eórum, et leo quasi bos cómedet páleas.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ecce Dóminus véniet, et omnes Sancti eius cum eo, et erit in die illa lux magna: et exíbunt de Ierúsalem sicut aqua munda: et regnábit Dóminus in ætérnum
* Super omnes gentes.
℣. Ecce Dóminus cum virtúte véniet: et regnum in manu eius, et potéstas, et impérium.
℟. Super omnes gentes.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
Isa 11:4-7
4 Ed egli colpirà la terra colla verga della sua bocca, e col soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
5 E la giustizia sarà la fascia del suoi lombi: e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
6 Il lupo abiterà insieme coll'agnello, e il leopardo s'accovaccerà col capretto: il vitello e il leone e la pecora staranno insieme, e un piccolo fanciullo li guiderà.
7 Il vitello e l'orso pascoleranno insieme: i loro piccoli si sdraieranno insieme: e il leone mangerà paglia come il bue.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Ecco che il Signore verrà, e tutti i suoi Santi con lui, e in quel giorno sarà una gran luce: ed usciranno da Gerusalemme com'acqua e il Signore regnerà in eterno
* Su tutte le genti.
℣. Ecco che il Signore verrà con potenza: e nella sua mano è il regno, il potere e l'impero.
℟. Su tutte le genti.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
Isa 11:8-10
8 Et delectábitur infans ab úbere super forámine áspidis, et in cavérna réguli, qui ablactátus fúerit, manum suam mittet.
9 Non nocébunt, et non occídent in univérso monte sancto meo: quia repléta est terra sciéntia Dómini, sicut aquæ maris operiéntes.
10 In die illa radix Iesse, qui stat in signum populórum, ipsum gentes deprecabúntur, et erit sepúlcrum eius gloriósum.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Cívitas Ierúsalem, noli flere: quóniam dóluit Dóminus super te:
* Et áuferet a te omnem tribulatiónem.
℣. Ecce Dóminus in fortitúdine véniet: et brácchium eius dominábitur.
℟. Et áuferet a te omnem tribulatiónem.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
Isa 11:8-10
8 E il bambino da latte scherzerà sulla buca dell'aspide: e un bambino appena slattato introdurrà la mano nella tana del basilisco.
9 Essi non faranno male, e non uccideranno più su tutto il mio santo monte: perché la terra sarà ripiena della cognizione del Signore, come le acque riempiono il mare.
10 In quel giorno le genti invocheranno il rampollo di Jesse, che sta per insegna ai popoli, e il suo sepolcro sarà glorioso.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Città di Gerusalemme, non piangere: perché il Signore ha compassione di te:
* E toglierà da te ogni tribolazione.
℣. Ecco che il Signore verrà con fortezza e il suo braccio dominerà.
℟. E toglierà da te ogni tribolazione.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. In unitáte Sancti Spíritus, benedícat nos Pater et Fílius. Amen.

Lectio 4
Isa 11:11-13
11 Et erit in die illa: adíciet Dóminus secúndo manum suam ad possidéndum resíduum pópuli sui, quod relinquétur ab Assýriis, et ab Ægýpto, et a Phetros, et ab Æthiópia, et ab Ælam, et a Sénnaar, et ab Emath, et ab ínsulis maris.
12 Et levábit signum in natiónes, et congregábit prófugos Israël, et dispérsos Iuda cólliget a quátuor plagis terræ.
13 Et auferétur zelus Ephraim, et hostes Iuda períbunt.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Rex noster advéniet Christus,
* Quem Ioánnes prædicávit Agnum esse ventúrum.
℣. Super ipsum continébunt reges os suum, † ipsum Gentes deprecabúntur.
℟. Quem Ioánnes prædicávit Agnum esse ventúrum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Quem Ioánnes prædicávit Agnum esse ventúrum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 4
Isa 11:11-13
11 Et erit in die illa: adíciet Dóminus secúndo manum suam ad possidéndum resíduum pópuli sui, quod relinquétur ab Assýriis, et ab Ægýpto, et a Phetros, et ab Æthiópia, et ab Ælam, et a Sénnaar, et ab Emath, et ab ínsulis maris.
12 Et levábit signum in natiónes, et congregábit prófugos Israël, et dispérsos Juda cólliget a quátuor plagis terræ.
13 Et auferétur zelus Ephraim, et hostes Juda períbunt.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Christ our King cometh.
* And John hath testified of Him, that He is the Lamb that should come!
℣. The kings shall shut their mouths at Him, all nations shall serve Him.
℟. And John hath testified of Him, that He is the Lamb that should come!
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. And John hath testified of Him, that He is the Lamb that should come!
Nocturn II.
Ant. Gaude et lætáre * fília Ierúsalem: ecce, Rex tuus véniet tibi: Sion noli timére, qui cito véniet salus tua.
Psalmus 26 [7]
26:1 Dóminus illuminátio mea, et salus mea, * quem timébo?
26:1 Dóminus protéctor vitæ meæ, * a quo trepidábo?
26:2 Dum apprópiant super me nocéntes, * ut edant carnes meas:
26:2 Qui tríbulant me inimíci mei, * ipsi infirmáti sunt, et cecidérunt.
26:3 Si consístant advérsum me castra, * non timébit cor meum.
26:3 Si exsúrgat advérsum me prǽlium, * in hoc ego sperábo.
26:4 Unam pétii a Dómino, hanc requíram, * ut inhábitem in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ:
26:4 Ut vídeam voluptátem Dómini, * et vísitem templum eius.
26:5 Quóniam abscóndit me in tabernáculo suo: * in die malórum protéxit me in abscóndito tabernáculi sui.
26:6 In petra exaltávit me: * et nunc exaltávit caput meum super inimícos meos.
26:6 Circuívi, et immolávi in tabernáculo eius hóstiam vociferatiónis: * cantábo, et psalmum dicam Dómino.
26:7 Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te: * miserére mei, et exáudi me.
26:8 Tibi dixit cor meum, exquisívit te fácies mea: * fáciem tuam, Dómine, requíram.
26:9 Ne avértas fáciem tuam a me: * ne declínes in ira a servo tuo.
26:9 Adiútor meus esto: * ne derelínquas me, neque despícias me, Deus, salutáris meus.
26:10 Quóniam pater meus, et mater mea dereliquérunt me: * Dóminus autem assúmpsit me.
26:11 Legem pone mihi, Dómine, in via tua: * et dírige me in sémitam rectam propter inimícos meos.
26:12 Ne tradíderis me in ánimas tribulántium me: * quóniam insurrexérunt in me testes iníqui, et mentíta est iníquitas sibi.
26:13 Credo vidére bona Dómini * in terra vivéntium.
26:14 Exspécta Dóminum, viríliter age: * et confortétur cor tuum, et sústine Dóminum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn II.
Ant. Godi e rallegrati, * o figlia di Gerusalemme: ecco il tuo Re verrà; Sion, non temere, perché presto verrà la tua salvezza.
Salmo 26 [7]
26:1 Il Signore è la mia luce e la mia salvezza: * di chi temerò?
26:1 Il Signore è il protettore della mia vita: * di chi avrò paura?
26:2 Mentre i maligni, mi vengono sopra * per divorare le mie carni:
26:2 Questi nemici che mi affliggono * essi stessi inciampano e cadono.
26:3 Quand'anche un esercito si accampi contro di me, * il mio cuore non teme.
26:3 Quando pure insorga la battaglia contro di me, * anche allora spererò.
26:4 Una sola cosa chiesi al Signore, questa io cercherò, * che io possa abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
26:4 Per contemplare le delizie del Signore, * e visitare il suo Santuario.
26:5 Poiché egli mi nascose nel suo tabernacolo, * nel giorno delle sciagure mi protesse nell'intimo del suo tabernacolo.
26:6 Mi innalzò sopra di una rupe * e adesso ha innalzato la mia testa sopra dei miei nemici.
26:6 Girai [attorno all'altare], e immolai nel suo tabernacolo sacrifici al suon delle trombe, * canterò e salmeggerò al Signore.
26:7 Ascolta, o Signore, la mia voce, con la quale ho gridato a te: * abbi pietà di me, ed esaudiscimi.
26:8 Il mio cuore ha parlato con te, ti ha cercato il mio volto; * il tuo volto Signore, io cercherò.
26:9 Non rivolgere la tua faccia da me, * non ritirarti con sdegno dal tuo servo.
26:9 Sii tu il mio aiuto, * non mi abbandonare e non mi disprezzare, * o Dio mio Salvatore.
26:10 Poiché mio padre e mia madre mi hanno abbandonato: * ma il Signore si é preso cura di me.
26:11 Ponimi, o Signore, una legge nella tua via: * e guidami per diritto sentiero a motivo dei miei nemici.
26:12 Non abbandonarmi in balia di coloro che mi perseguitano; * poiché sono insorti contro di me falsi testimoni, e l'iniquità mentì a se stessa.
26:13 Credo che vedrò i beni del Signore * nella terra dei vivi.
26:14 Aspetta il Signore, agisci con forza, * e prenda coraggio il tuo cuore, e spera nel Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 27 [8]
27:1 Ad te, Dómine, clamábo, Deus meus, ne síleas a me: * nequándo táceas a me, et assimilábor descendéntibus in lacum.
27:2 Exáudi, Dómine, vocem deprecatiónis meæ dum oro ad te: * dum extóllo manus meas ad templum sanctum tuum.
27:3 Ne simul trahas me cum peccatóribus: * et cum operántibus iniquitátem ne perdas me.
27:3 Qui loquúntur pacem cum próximo suo, * mala autem in córdibus eórum.
27:4 Da illis secúndum ópera eórum, * et secúndum nequítiam adinventiónum ipsórum.
27:4 Secúndum ópera mánuum eórum tríbue illis: * redde retributiónem eórum ipsis.
27:5 Quóniam non intellexérunt ópera Dómini, et in ópera mánuum eius * déstrues illos, et non ædificábis eos.
27:6 Benedíctus Dóminus: * quóniam exaudívit vocem deprecatiónis meæ.
27:7 Dóminus adiútor meus, et protéctor meus: * in ipso sperávit cor meum, et adiútus sum.
27:7 Et reflóruit caro mea: * et ex voluntáte mea confitébor ei.
27:8 Dóminus fortitúdo plebis suæ: * et protéctor salvatiónum Christi sui est.
27:9 Salvum fac pópulum tuum, Dómine, et bénedic hereditáti tuæ: * et rege eos, et extólle illos usque in ætérnum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Gaude et lætáre fília Ierúsalem: ecce, Rex tuus véniet tibi: Sion noli timére, qui cito véniet salus tua.
Salmo 27 [8]
27:1 A te, o Signore, griderò: Dio mio, non stare in silenzio con me, * che se tu non mi parli; io rassomiglierò a quelli che scendono nella fossa.
27:2 Esaudisci, o Signore, la voce delle mie suppliche, mentre io ti prego, * mentre alzo le mie mani al tuo tempio santo.
27:3 Non mi travolgere con i peccatori, * e non mi sperdere con quelli che operano l'iniquità:
27:3 I quali parlano di pace col loro prossimo, * ma covano malizia nei loro cuori.
27:4 Trattali secondo le loro opere * e secondo la malvagità delle loro macchinazioni.
27:4 Trattali secondo le opere delle loro mani, * rendi ad essi la loro ricompensa.
27:5 Perché non voglion comprendere le opere del Signore, né l'opera delle sue mani, * tu li distruggerai e non li riedificherai.
27:6 Benedetto il Signore, * perché ha esaudito la voce della mia orazione.
27:7 Il Signore è il mio aiuto, e il mio protettore: * in lui sperò il mio cuore e fui soccorso.
27:7 E rifiorì la mia carne * e con tutta l'anima lo glorificherò.
27:8 Il Signore è la forza del suo popolo: * il protettore della salute del suo Cristo.
27:9 Salva, o Signore, il tuo popolo, e benedici la tua eredità; * e guidali sulla retta via, e ingrandiscili in eterno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Godi e rallegrati, o figlia di Gerusalemme: ecco il tuo Re verrà; Sion, non temere, perché presto verrà la tua salvezza.
Ant. Rex noster * advéniet Christus, quem Ioánnes prædicávit Agnum esse ventúrum.
Psalmus 28 [9]
28:1 Afférte Dómino, fílii Dei: * afférte Dómino fílios aríetum.
28:2 Afférte Dómino glóriam et honórem, afférte Dómino glóriam nómini eius: * adoráte Dóminum in átrio sancto eius.
28:3 Vox Dómini super aquas, Deus maiestátis intónuit: * Dóminus super aquas multas.
28:4 Vox Dómini in virtúte: * vox Dómini in magnificéntia.
28:5 Vox Dómini confringéntis cedros: * et confrínget Dóminus cedros Líbani:
28:6 Et commínuet eas tamquam vítulum Líbani: * et diléctus quemádmodum fílius unicórnium.
28:7 Vox Dómini intercidéntis flammam ignis: * vox Dómini concutiéntis desértum: et commovébit Dóminus desértum Cades.
28:9 Vox Dómini præparántis cervos, et revelábit condénsa: * et in templo eius omnes dicent glóriam.
28:10 Dóminus dilúvium inhabitáre facit: * et sedébit Dóminus Rex in ætérnum.
28:11 Dóminus virtútem pópulo suo dabit: * Dóminus benedícet pópulo suo in pace.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Il nostro Re * Cristo verrà, quello che Giovanni predisse come l'Agnello che sta per venire.
Salmo 28 [9]
28:1 Presentate al Signore, o figli di Dio, * presentate al Signore gli arieti:
28:2 Presentate al Signore la gloria e l'onore, presentate al Signore la gloria dovuta al suo nome, * adorate il Signore nel suo santo atrio.
28:3 La voce del Signore sopra le acque, il Dio della maestà ha tuonato, * il Signore sopra le molte acque.
28:4 La voce del Signore [risuona] con potenza, * la voce del Signore con maestà.
28:5 La voce del Signore spezza i cedri, * e il Signore spezzerà i cedri del Libano:
28:6 E li farà in pezzi come un vitello del Libano: * e il diletto [del Signore è] come il figlio del rinoceronte.
28:7 La voce del Signore divide le fiamme di fuoco: * la voce del Signore scuote il deserto, e il Signore scuoterà il deserto di Cades.
28:9 La voce del Signore prepara i cervi, e rischiara le selve, * e nel suo tempio tutti diranno gloria.
28:10 Il Signore fa abitare il diluvio: * e il Signore sederà re in eterno.
28:11 Il Signore darà forza al suo popolo: * il Signore benedirà il suo popolo in pace.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 29 [10]
29:2 Exaltábo te, Dómine, quóniam suscepísti me: * nec delectásti inimícos meos super me.
29:3 Dómine, Deus meus, clamávi ad te, * et sanásti me.
29:4 Dómine, eduxísti ab inférno ánimam meam: * salvásti me a descendéntibus in lacum.
29:5 Psállite Dómino, sancti eius: * et confitémini memóriæ sanctitátis eius.
29:6 Quóniam ira in indignatióne eius: * et vita in voluntáte eius.
29:6 Ad vésperum demorábitur fletus: * et ad matutínum lætítia.
29:7 Ego autem dixi in abundántia mea: * Non movébor in ætérnum.
29:8 Dómine, in voluntáte tua, * præstitísti decóri meo virtútem.
29:8 Avertísti fáciem tuam a me, * et factus sum conturbátus.
29:9 Ad te, Dómine, clamábo: * et ad Deum meum deprecábor.
29:10 Quæ utílitas in sánguine meo, * dum descéndo in corruptiónem?
29:10 Numquid confitébitur tibi pulvis, * aut annuntiábit veritátem tuam?
29:11 Audívit Dóminus, et misértus est mei: * Dóminus factus est adiútor meus.
29:12 Convertísti planctum meum in gáudium mihi: * conscidísti saccum meum, et circumdedísti me lætítia:
29:13 Ut cantet tibi glória mea, et non compúngar: * Dómine, Deus meus, in ætérnum confitébor tibi.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Rex noster advéniet Christus, quem Ioánnes prædicávit Agnum esse ventúrum.
Salmo 29 [10]
29:2 Io ti esalterò, o Signore, perché tu mi hai sollevato, * e non hai rallegrati i miei nemici sopra di me.
29:3 Signore Dio mio, io ho gridato a te * e tu mi hai guarito.
29:4 Signore, tu hai tratto dall'inferno l'anima mia: * mi salvasti di mezzo a quelli che scendono nella fossa.
29:5 Cantate inni al Signore, o suoi santi; * e confessate la memoria della sua santità.
29:6 Poiché nella sua indignazione c'è l'ira: * nella sua volontà, la vita.
29:6 Alla sera dimora il pianto, * e al mattino la gioia.
29:7 Ma io dissi nella mia abbondanza: * non sarò scosso in eterno.
29:8 Signore nella tua volontà, * hai concesso vigoria al mio onore.
29:8 Hai allontanato da me la tua faccia, * ed io restai confuso.
29:9 A te, o Signore, griderò: * e al mio Dio supplicherò.
29:10 Qual vantaggio nel mio sangue, * mentre scendo nella corruzione [della sepoltura]?
29:10 Forse la polvere confesserà le tue lodi, * od annunzierà la tua verità?
29:11 Il Signore mi ha ascoltato, ed ha avuto pietà di me: * il Signore si è fatto mio aiuto.
29:12 Hai cambiato in gioia il mio pianto: * hai fatto in pezzi il mio sacco, e mi cingesti di allegrezza:
29:13 Affinché la mia gloria ti canti: ed io non sia più afflitto; * Signore Dio mio ti loderò in eterno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il nostro Re Cristo verrà, quello che Giovanni predisse come l'Agnello che sta per venire.
Ant. Ecce, vénio * cito et merces mea mecum est, dicit Dóminus: dare unicuíque secúndum ópera sua.
Psalmus 30 [11]
30:2 In te, Dómine, sperávi, non confúndar in ætérnum: * in iustítia tua líbera me.
30:3 Inclína ad me aurem tuam, * accélera ut éruas me.
30:3 Esto mihi in Deum protectórem, et in domum refúgii: * ut salvum me fácias.
30:4 Quóniam fortitúdo mea, et refúgium meum es tu: * et propter nomen tuum dedúces me, et enútries me.
30:5 Edúces me de láqueo hoc, quem abscondérunt mihi: * quóniam tu es protéctor meus.
30:6 In manus tuas comméndo spíritum meum: * redemísti me, Dómine, Deus veritátis.
30:7 Odísti observántes vanitátes, * supervácue.
30:7 Ego autem in Dómino sperávi: * exsultábo, et lætábor in misericórdia tua.
30:8 Quóniam respexísti humilitátem meam, * salvásti de necessitátibus ánimam meam.
30:9 Nec conclusísti me in mánibus inimíci: * statuísti in loco spatióso pedes meos.
30:10 Miserére mei, Dómine, quóniam tríbulor: * conturbátus est in ira óculus meus, ánima mea, et venter meus:
30:11 Quóniam defécit in dolóre vita mea: * et anni mei in gemítibus.
30:11 Infirmáta est in paupertáte virtus mea: * et ossa mea conturbáta sunt.
30:12 Super omnes inimícos meos factus sum oppróbrium et vicínis meis valde: * et timor notis meis.
30:12 Qui vidébant me, foras fugérunt a me: * oblivióni datus sum, tamquam mórtuus a corde.
30:13 Factus sum tamquam vas pérditum: * quóniam audívi vituperatiónem multórum commorántium in circúitu.
30:14 In eo dum convenírent simul advérsum me, * accípere ánimam meam consiliáti sunt.
30:15 Ego autem in te sperávi, Dómine: * dixi: Deus meus es tu: in mánibus tuis sortes meæ.
30:16 Éripe me de manu inimicórum meórum, * et a persequéntibus me.
30:17 Illústra fáciem tuam super servum tuum, salvum me fac in misericórdia tua: * Dómine, non confúndar, quóniam invocávi te.
30:18 Erubéscant ímpii, et deducántur in inférnum: * muta fiant lábia dolósa.
30:19 Quæ loquúntur advérsus iustum iniquitátem: * in supérbia, et in abusióne.
30:20 Quam magna multitúdo dulcédinis tuæ, Dómine, * quam abscondísti timéntibus te.
30:20 Perfecísti eis, qui sperant in te, * in conspéctu filiórum hóminum.
30:21 Abscóndes eos in abscóndito faciéi tuæ * a conturbatióne hóminum.
30:21 Próteges eos in tabernáculo tuo * a contradictióne linguárum.
30:22 Benedíctus Dóminus: * quóniam mirificávit misericórdiam suam mihi in civitáte muníta.
30:23 Ego autem dixi in excéssu mentis meæ: * Proiéctus sum a fácie oculórum tuórum.
30:23 Ídeo exaudísti vocem oratiónis meæ, * dum clamárem ad te.
30:24 Dilígite Dóminum omnes sancti eius: * quóniam veritátem requíret Dóminus, et retríbuet abundánter faciéntibus supérbiam.
30:25 Viríliter ágite, et confortétur cor vestrum, * omnes, qui sperátis in Dómino.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Ecco, io vengo * presto, e con me porto la mia ricompensa, dice il Signore, per dare a ciascuno secondo le sue opere.
Salmo 30 [11]
30:2 In te, o Signore, ho sperato; che io non resti confuso in eterno: * nella tua giustizia, liberami.
30:3 Piega le tue orecchie verso di me: * affrettati a salvarmi.
30:3 Sii per me un Dio protettore, e una casa di rifugio * per farmi salvo.
30:4 Poiché tu sei la mia fortezza e il mio rifugio * e per amor del nome tuo mi guiderai e mi sosterrai.
30:5 Mi trarrai dal laccio, che mi hanno teso occultamente, * perché, tu sei il mio protettore.
30:6 Nelle tue mani consegno il mio spirito: * tu mi hai riscattato, o Signore Dio di verità.
30:7 Tu odii coloro che inutilmente van dietro * alle vanità.
30:7 Ma io ho sperato nel Signore: * Esulterò, e mi rallegrerò nella tua misericordia.
30:8 Perché tu hai guardato la mia miseria, * hai salvato dalle angustie l'anima mia.
30:9 Né mi hai chiuso tra le mani del nemico: * [ma] hai stabilito in luogo spazioso i miei piedi.
30:10 Abbi pietà di me, o Signore, perché io sono afflitto: * per l'indignazione è turbato il mio occhio, con la mia anima e le mie viscere:
30:11 Perché la mia vita si consuma nel dolore: * e i miei anni nei gemiti.
30:11 La mia forza si è infiacchita nella miseria, * e le mie ossa sono conturbate.
30:12 Sono divenuto l'obbrobrio per tutti i miei nemici, e persino per i miei vicini, * timore per miei familiari.
30:12 Quelli che mi vedevano fuori fuggivano da me. * Sono messo in oblio, come un morto, dal [loro] cuore.
30:13 Sono divenuto come un vaso spezzato. * Poiché ho udito i vituperi di molti, che mi dimorano intorno.
30:14 Mentre si riunivano contro di me, * e tennero consiglio di togliermi la vita.
30:15 Ma io sperai in te, o Signore: * io dissi: tu sei il mio Dio: nelle tue mani le mie sorti.
30:16 Liberami dalle mani dei miei nemici, * e da coloro che mi perseguitano.
30:17 Fa risplendere la tua faccia sopra il tuo servo, salvami nella tua misericordia. * Che io non resti confuso, o Signore, perché ti ho invocato.
30:18 Siano svergognati gli empi, e condotti all'inferno. * Ammutoliscano le labbra ingannatrici,
30:19 Che proferiscono iniquità contro il giusto * con superbia e con disprezzo.
30:20 Quanto è grande l'abbondanza della tua dolcezza, o Signore, * che riponi per coloro che ti temono,
30:20 E dimostri a quelli che sperano in te, * al cospetto dei figli degli uomini.
30:21 Li nasconderai nel segreto della tua faccia * dal tumulto degli uomini.
30:21 Li porrai al sicuro nel tuo tabernacolo * dalla contraddizione delle lingue.
30:22 Benedetto il Signore, * perché ha reso mirabile in me la sua misericordia [mettendomi]in una città fortificata.
30:23 Ma io dissi nell'esagerazione della mia mente: * sono stato rigettato dalla vista dei tuoi occhi.
30:23 Per questo tu hai esaudito la voce della mia supplica, * quando io gridavo a te.
30:24 Amate il Signore, voi tutti suoi santi, * perché la verità, il Signore, ricercherà, e ripagherà con abbondanza a quelli che producono superbia.
30:25 Agite virilmente e si fortifichi il vostro cuore, * voi tutti che sperate nel Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 31 [12]
31:1 Beáti quorum remíssæ sunt iniquitátes: * et quorum tecta sunt peccáta.
31:2 Beátus vir, cui non imputávit Dóminus peccátum, * nec est in spíritu eius dolus.
31:3 Quóniam tácui, inveteravérunt ossa mea, * dum clamárem tota die.
31:4 Quóniam die ac nocte graváta est super me manus tua: * convérsus sum in ærúmna mea, dum confígitur spina.
31:5 Delíctum meum cógnitum tibi feci: * et iniustítiam meam non abscóndi.
31:5 Dixi: Confitébor advérsum me iniustítiam meam Dómino: * et tu remisísti impietátem peccáti mei.
31:6 Pro hac orábit ad te omnis sanctus, * in témpore opportúno.
31:6 Verúmtamen in dilúvio aquárum multárum, * ad eum non approximábunt.
31:7 Tu es refúgium meum a tribulatióne, quæ circúmdedit me: * exsultátio mea, érue me a circumdántibus me.
31:8 Intelléctum tibi dabo, et ínstruam te in via hac, qua gradiéris: * firmábo super te óculos meos.
31:9 Nolíte fíeri sicut equus et mulus, * quibus non est intelléctus.
31:9 In camo et freno maxíllas eórum constrínge, * qui non appróximant ad te.
31:10 Multa flagélla peccatóris, * sperántem autem in Dómino misericórdia circúmdabit.
31:11 Lætámini in Dómino et exsultáte, iusti, * et gloriámini, omnes recti corde.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Ecce, vénio cito et merces mea mecum est, dicit Dóminus: dare unicuíque secúndum ópera sua.
Salmo 31 [12]
31:1 Beati coloro dei quali sono state rimesse le iniquità, * e dei quali sono stati ricoperti i peccati.
31:2 Beato l'uomo cui Dio non imputò peccato, * e nello spirito del quale non è frode.
31:3 Perché io tacqui, si consumarono le mie ossa, * mentre io gridavo tutto il giorno.
31:4 Perché giorno e notte si aggravò sopra di me la tua mano: * io mi voltai nella mia miseria, mentre si conficcava la spina.
31:5 Ti ho fatto conoscere il mio peccato: * e non ho nascosto la mia ingiustizia.
31:5 Io dissi: confesserò al Signore contro di me la mia ingiustizia: * e tu mi rimettesti l'empietà del mio peccato.
31:6 Per questo ogni uomo santo ti pregherà * nel tempo opportuno;
31:6 E anche quando diluvieranno le grandi acque, * non si accosteranno a lui.
31:7 Tu sei il mio rifugio nella tribolazione, che mi ha circondato: * tu, mia letizia, liberami da coloro che mi circondano.
31:8 Io ti darò l'intelligenza, e t'insegnerò la via, per cui hai da camminare: * terrò fissi sopra di te i miei occhi.
31:9 Non vogliate essere come il cavallo e il mulo * che non hanno intelligenza.
31:9 Stringi con morso e briglia le mascelle * di coloro che non si approssimano a te.
31:10 Molti flagelli per il peccatore: * ma la misericordia cingerà chi spera nel Signore.
31:11 Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti: * e gloriatevi voi tutti, o retti di cuore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Ecco, io vengo presto, e con me porto la mia ricompensa, dice il Signore, per dare a ciascuno secondo le sue opere.
℣. Emítte Agnum, Dómine, Dominatórem terræ.
℟. De Petra desérti ad montem fíliæ Sion.
℣. Manda, o Signore, l'Agnello, il Dominatore della terra.
℟. Da Petra del deserto al monte della figlia di Sion.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádiuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 5
De Expositióne sancti Hierónymi Presbýteri in Isaíam Prophétam
Liber 4. in cap. 11 Isaíæ.
Et egrediétur virga de radíce Iesse. Usque ad principium visiónis, vel pónderis Babylónis, quod vidit Isaías, fílius Amos, omnis hæc prophetía de Christo est: quam per partes vólumus explanare, ne simul propósita atque disserta lectóris confundat memóriam. Virgam et flórem de radíce Iesse ipsum Dóminum Iudæi interpretántur: quod scilicet in virga regnántis poténtia, in flore pulchritúdo monstrétur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ecce véniet Dóminus, protéctor noster, Sanctus Israël,
* Corónam regni habens in cápite suo.
℣. Et dominábitur a mari usque ad mare, et a flúmine usque ad términos orbis terrárum.
℟. Corónam regni habens in cápite suo.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 5
Dall'Esposizione di san Girolamo Prete sul Profeta Isaia
Libro 4 sul capo II d'Isaia
«Ed uscirà un rampollo dal ceppo di Jesse» Is. 11,1. Fino al principio della visione, o del castigo di Babilonia, che vide Isaia, figlio di Amos, tutta questa profezia si riferisce a Cristo: e noi vogliamo spiegarla partitamente, affinché, proposta e discussa tutta insieme, non confonda la mente del lettore. Il rampollo e il fiore del ceppo di Jesse i Giudei li interpretano per lo stesso Signore: quasi che nel rampollo sia designata la potenza regale e nel fiore la sua bellezza.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Ecco che verrà il Signore, nostro protettore, il Santo d'Israele,
* Avendo la corona del regno sul suo capo.
℣. E dominerà da un mare fino all'altro mare, e dal fiume fino agli ultimi confini della terra.
℟. Avendo la corona del regno sul suo capo.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 6
Nos autem virgam de radíce Iesse sanctam Mariam Vírginem intélligamus, quæ nullum hábuit sibi frúticem cohæréntem, de qua et supra légimus: Ecce virgo concípiet et pariet fílium. Et flórem, Dóminum Salvatórem, qui dicit in Cántico canticórum: Ego flos campi, et lílium convallium.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Sicut mater consolátur fílios suos, ita consolábor vos, dicit Dóminus: et de Ierúsalem civitáte quam elégi, véniet vobis auxílium:
* Et vidébitis et gaudébit cor vestrum.
℣. Dabo in Sion salútem, et in Ierúsalem glóriam meam.
℟. Et vidébitis et gaudébit cor vestrum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 6
Noi però pel rampollo della radice di Jesse intendiamo la santa Vergine Maria, la quale non s'è mai unita a nessun altro pollone, e della quale sopra abbiam letto: «Ecco che una vergine diventerà madre e darà alla luce un figlio» Is. 7,14. E per il fiore intendiamo il Salvatore, che dice di sé nel Cantico dei cantici: «Io sono il fiore del campo, e il giglio delle valli» Cant. 2,1.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Come una madre consola i suoi figli, così io consolerò voi, dice il Signore: e dalla città di Gerusalemme che mi scelsi, verrà a voi l'aiuto
* E vedrete, e godrà il vostro cuore.
℣. Manifesterò in Sion la salvezza, ed in Gerusalemme la mia gloria.
℟. E vedrete, e godrà il vostro cuore.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 7
Super hunc ígitur flórem, qui de trunco et radíce Iesse per Mariam Vírginem repénte consúrget, requiéscet Spíritus Dómini: quia in ipso complácuit omnem plenitúdinem divinitátis habitáre corporáliter: nequaquam per partes, ut in ceteris Sanctis: sed iuxta Evangélium eórum, quod Hebræo sermóne conscríptum legunt Nazaræi: Descéndet super eum omnis fons Spíritus Sancti. Dóminus autem Spíritus est: et ubi Spíritus Dómini, ibi libertas.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ierúsalem, plantábis víneam in móntibus tuis: exsultábis, quóniam dies Dómini véniet: surge, Sion, convértere ad Dóminum Deum tuum: gaude et lætáre, Iacob:
* Quia de médio géntium Salvátor tuus véniet.
℣. Exsúlta satis, fília Sion: iúbila, fília Ierúsalem.
℟. Quia de médio géntium Salvátor tuus véniet.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 7
Su questo fiore dunque, che per mezzo di Maria spunta all'improvviso dal ceppo e dalla radice di Jesse, riposerà lo Spirito dei Signore: poiché «in esso si compiacque di abitare corporalmente tutta la pienezza della divinità» Coloss. 2,9: e non in parte, come negli altri Santi: ma, come leggono i Nazzareni nel loro Vangelo scritto in lingua Ebraica: Discenderà su di lui tutta la sorgente dello Spirito Santo. Ora il Signore è Spirito; e dove è lo Spirito del Signore, ivi è la libertà.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Gerusalemme, pianterai una vigna sui tuoi monti: esulterai, perché verrà il giorno del Signore: sorgi, o Sion, convertiti al Signore Dio tuo: godi e rallegrati, Giacobbe:
* Perché dal mezzo delle Genti verrà ii tuo Salvatore.
℣. Esulta, grandemente, figlia di Sion: giubila, figlia di Gerusalemme.
℟. Perché dal mezzo delle Genti verrà ii tuo Salvatore.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. A cunctis vítiis et peccátis absólvat nos virtus sanctæ Trinitátis. Amen.

Lectio 8
In eódem Matthǽi volúmine légimus illud, quod in consequéntibus scríbitur: Ecce puer meus, quem elégi; eléctus meus, in quo complácuit ánimæ meæ: ponam Spíritum meum super illum, iudícium géntibus próferet: ad Salvatóris reférri intellegéntiam, in quo requiéscat Spíritus Dómini, id est, ætérna habitatióne permánsit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ecce Dóminus véniet, et omnes sancti eius cum eo; † tunc aperiéntur óculi cæcórum, et aures surdórum áudient; † tunc ascéndet claudus quasi cervus,
* Et absolútæ erunt línguæ mutórum.
℣. Ecce Dóminus in fortitúdine véniet: et brácchium eius dominábitur.
℟. Et absolútæ erunt línguæ mutórum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et absolútæ erunt línguæ mutórum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 8
In that same Gospel of St Matthew we read: Behold my Son whom I have chosen; my elect in whom my soul is well pleased; I shall place my Spirit over him and he will mete out judgment to the Gentiles. This is to be understood of the Saviour, on whom the Spirit of the Lord rested, that is, remained eternally.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Behold, the Lord shall come, and all His saints with Him, then shall the eyes of the blind be opened, and the ears of the deaf shall be unstopped, then shall the lame man leap as a hart,
* And the tongue of the dumb shall be free.
℣. Behold, the Lord shall come with might, and His arm shall rule.
℟. And the tongue of the dumb shall be free.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. And the tongue of the dumb shall be free.
Nocturn III.
Ant. Gábriel Ángelus * locútus est Maríæ, dicens: Ave, grátia plena; Dóminus tecum; Benedícta tu in mulíeres.
Canticum Isaiæ [13]
Isa 40:10-17
40:10 Ecce Dóminus Deus in fortitúdine véniet, * et bráchium eius dominábitur:
40:10 Ecce merces eius cum eo, * et opus illíus coram illo.
40:11 Sicut pastor gregem suum pascet: in bráchio suo congregábit agnos, * et in sinu suo levábit, fœtas ipse portábit.
40:12 Quis mensus est pugíllo aquas, * et cælos palmo ponderávit?
40:12 Quis appéndit tribus dígitis molem terræ, * et librávit in póndere montes, et colles in statéra?
40:13 Quis adiúvit spíritum Dómini? * aut quis consiliárius eius fuit, et osténdit illi?
40:14 Cum quo íniit consílium, et instrúxit eum, et dócuit eum sémitam iustítiæ, * et erudívit eum sciéntiam, et viam prudéntiæ osténdit illi?
40:15 Ecce gentes quasi stilla sítulæ, * et quasi moméntum statéræ reputátæ sunt:
40:16 Ecce ínsulæ quasi pulvis exíguus. Et Líbanus non suffíciet ad succendéndum, * et animália eius non suffícient ad holocáustum.
40:17 Omnes gentes quasi non sint, sic sunt coram eo, * et quasi níhilum et ináne reputátæ sunt ei.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn III.
Ant. L'angelo Gabriele * parlò a Maria, dicendo: Ave, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne.
Cantico di Isaia [13]
Isa 40:10-17
40:10 Ecco che il Signore Dio verrà con possanza e il braccio di lui dominerà: ecco che egli ha seco la sua mercede, ed ha davanti a se l'opra sua.
40:11 Egli come pastore pascerà il suo gregge: egli con la sua fortezza raccoglierà gli agnelli, e li solleverà al suo seno, porterà egli stesso le pecorelle che sono piene.
40:12 Chi è colui che ha misurato nel suo pugno le acque o ha pesati i cieli nella palma distesa? Chi è, che con tre dita sostiene la macchina della terra, e scandaglia i monti e mette in bilancia le colline?
40:13 Chi ha dato aiuto allo spirito Signore? Chi gli ha dato consiglio, e chi gli ha insegnato?
40:14 Chi ha egli chiamato a consulta, e chi è che abbia istruito lui, e a lui abbia mostrata la via della giustizia, e lo abbia stradato nella scienza, e gli abbia fatto conoscer la strada prudenza?
40:15 Ecco che le nazioni sono come una goccia della secchia, e sono valutate come uno scrupolo, che dà il tratto alla bilancia: ecco che le isole sono come un granellino di polvere.
40:16 E il Libano non ha legna a sufficienza per il fuoco, né le bestie del Libano basterebbero per gli olocausti.
40:17 Le genti tutte sono dinanzi a lui come se non fossero, e come un niente, e cosa vuota di essere sono stimate riguardo a lui.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Isaiæ [14]
Isa 42:10-16
42:10 Cantáte Dómino cánticum novum, * laus eius ab extrémis terræ,
42:10 Qui descénditis in mare, et plenitúdo eius: * ínsulæ, et habitatóres eárum.
42:11 Sublevétur desértum et civitátes eius * in dómibus habitábit Cedar.
42:11 Laudáte, habitatóres Petræ: * de vértice móntium clamábunt.
42:12 Ponent Dómino glóriam, * et laudem eius in ínsulis nuntiábunt.
42:13 Dóminus sicut fortis egrediétur, * sicut vir prœliátor suscitábit zelum:
42:13 Vociferábitur, et clamábit: * super inimícos suos confortábitur.
42:14 Tácui semper, sílui, pátiens fui: * sicut partúriens loquar.
42:14 Dissipábo, et absorbébo simul. * desértos fáciam montes et colles, et omne gramen eórum exsiccábo.
42:15 Et ponam flúmina in ínsulas, * et stagna arefáciam.
42:16 Et ducam cæcos in viam quam nésciunt, * et in sémitis quas ignoravérunt ambuláre eos fáciam.
42:16 Ponam ténebras coram eis in lucem, * et prava in recta.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Cantico di Isaia [14]
Isa 42:10-16
42:10 Un nuovo cantico cantate al Signore; le lodi di lui dagli ultimi confini della terra: voi che passeggiate il mare quant'egli è vasto, voi, o isole, e voi, che le abitate.
42:11 Esulti il deserto e le sue città: Cedar albergherà pelle case: abitanti di Petra cantate laude, alzate la voce dalla cima delle montagne.
42:12 Ei daran gloria al Signore, e alle isole annunzieranno le lodi di lui.
42:13 Il Signore uscirà fuora come un campione, come un eroe guerriero risveglierà il suo zelo: alzerà la voce, griderà, conquiderà i suoi nemici.
42:14 Mi tacqui sempre, stetti in silenzio, fui paziente. Voci di partoriente saranno le mie voci: desolerò, e divorerò insieme.
42:15 Diserterò i monti, ed i colli, e seccherò tutte le erbe loro, e cangerò in isole i fiumi, e renderò asciutti gli stagni.
42:16 E i ciechi condurrò per una strada, che lor era ignota, e per sentieri non battuti da loro, farò, che camminino: farò, che per essi si cangin le tenebre in luce, e le vie storte in diritte: queste cose farò per essi, e non gli abbandonerò.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Isaiæ [15]
Isa 49:7-13
49:7 Hæc dicit Dóminus redémptor Israël, sanctus eius, ad contemptíbilem ánimam, * ad abominátam gentem, ad servum dominórum.
49:7 Reges vidébunt, et consúrgent príncipes, et adorábunt propter Dóminum, quia fidélis est, * et sanctum Israël qui elégit te.
49:8 Hæc dicit Dóminus: In témpore plácito exaudívi te, * et in die salútis auxiliátus sum tui.
49:8 Et servávi te, et dedi te in fœdus pópuli, * ut suscitáres terram, et possidéres hereditátes dissipátas:
49:9 Ut díceres his qui vincti sunt: exíte, * et his qui in ténebris: revelámini.
49:9 Super vias pascéntur, * et in ómnibus planis páscua eórum.
49:10 Non esúrient neque sítient, et non percútiet eos æstus et sol, * quia miserátor eórum reget eos, et ad fontes aquárum potábit eos.
49:11 Et ponam omnes montes meos in viam, * et sémitæ meæ exaltabúntur.
49:12 Ecce isti de longe vénient, et ecce illi ab aquilóne et mari, * et isti de terra austráli.
49:13 Laudáte cæli, et exsúlta terra, iubiláte montes laudem: * quia consolátus est Dóminus pópulum suum, et páuperum suórum miserébitur.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Gábriel Ángelus locútus est Maríæ, dicens: Ave, grátia plena; Dóminus tecum; Benedícta tu in mulíeres.
Cantico di Isaia [15]
Isa 49:7-13
49:7 Queste cose dice il Signore, il Redentore e il Santo d'Israele all'anima avvilita, alla nazione detestata, a colui, che è schiavo de principi: I re, e i principi al vederti si alzeranno, e ti adoreranno a cagion del Signore, perché egli è fedele, e a cagion del Santo d'Israele, che ti ha eletto.
49:8 Queste cose dice il Signore: Ti esaudii nel tempo accettevole, e nel giorno di salute ti porsi soccorso; e ti custodii, e in te fermai l'alleanza del popol [mio] affinché tu ristori la terra, e entri in possesso delle dissipate eredità:
49:9 Affinché tu dicessi a quelli, che sono in catene: Uscite fuori: e a quelli, che sono nelle tenebre: Venite a vedere la luce. Nelle vie avranno da pascere, e in tutti i piani sarà per essi pastura.
49:10 Non patiranno fame, né sete, né l'ardore del sole gli offenderà, perché colui che fa con essi misericordia, li guiderà, e gli abbevererà alle fontane di acqua.
49:11 E ridurrò ad agevole strada tutte le mie montagne, e i miei sentieri saranno appianati.
49:12 Ecco che questi vengono da rimoto paese, ed ecco quegli dall'Aquilone, e dal mare, e questi dal Mezzogiorno.
49:13 Cantate o cieli, ed esulta, o terra, risuonate di cantici, o monti, perocché il Signore ha consolato il popol suo, ed avrà misericordia de suoi poverelli.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. L'angelo Gabriele parlò a Maria, dicendo: Ave, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne.
℣. Egrediétur Dóminus de loco sancto suo.
℟. Véniet ut salvet pópulum suum.
℣. Il Signore uscirà dal suo santo luogo.
℟. Verrà per salvare il suo popolo.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 9
Léctio sancti Evangélii secúndum Matthǽum
Matt 11:2-10
In illo témpore: Cum audísset Ioánnes in vínculis ópera Christi, mittens duos de discípulis suis, ait illi: Tu es qui ventúrus es, an álium exspectámus? Et réliqua.

Homilía sancti Gregórii Papæ
Homilia 6 in Evangelia, post initium
Visis tot signis tantísque virtútibus, non scandalizári quisque pótuit, sed admirári. Sed infidélium mens grave in illo scándalum pértulit, cum eum post tot mirácula moriéntem vidit. Unde et Paulus dicit: Nos autem prædicámus Christum crucifíxum, Iudǽis quidem scándalum, géntibus autem stultítiam.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Egrediétur Dóminus de Samaría ad portam, quæ réspicit ad Oriéntem: et véniet in Béthlehem ámbulans super aquas redemptiónis Iudæ:
* Tunc salvus erit omnis homo: quia ecce véniet.
℣. Et præparábitur in misericórdia sólium eius, et sedébit super illud in veritáte.
℟. Tunc salvus erit omnis homo: quia ecce véniet.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 9
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 11:2-10
In quell’occasione: Giovanni udite nella prigione le opere di Cristo, mandò due dei suoi discepoli a chiedergli: Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettarne un altro? Eccetera.

Omelia di san Gregorio Papa
Omelia 6 sul Vangelo, dopo il principio
Alla vista di tanti segni e di tanti miracoli, nessuno poteva scandalizzarsi, ma ognuno restar meravigliato. Eppure la mente degl'infedeli ne riportò grave scandalo, quando lo vide morire dopo tanti miracoli. Onde Paolo dice: «Noi poi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i Gentili» 1Cor. 1,23. Perché parve stoltezza agli uomini, che l'autore della vita morisse per gli uomini: e l'uomo prese motivo di scandalo in lui, proprio da ciò che doveva eccitarlo a maggior riconoscenza. Poiché tanto più degnamente Dio dev'essere onorato dagli uomini, quanto più indegne cose sostenne per gli uomini.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore uscirà dalla Samaria per la porta che guarda Oriente: e verrà in Betlemme, camminando sulle acque della redenzione di Giuda
* Allora sarà salvo ogni uomo: perché ecco che verrà.
℣. E il suo trono sarà stabilito sulla misericordia, ed egli sederà su di esso infallibilmente.
℟. Allora sarà salvo ogni uomo: perché ecco che verrà.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ille nos benedícat, qui sine fine vivit et regnat. Amen.

Lectio 10
Stultum quippe homínibus visum est, ut pro homínibus Auctor vitæ morerétur: et inde contra eum homo scándalum sumpsit, unde ei ámplius débitor fíeri débuit. Nam tanto Deus ab homínibus dígnius honorándus est, quanto pro homínibus et indígna suscépit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Festína, ne tardáveris, Dómine:
* Et líbera pópulum tuum.
℣. Veni, Dómine, et noli tardáre: reláxa facínora plebi tuæ.
℟. Et líbera pópulum tuum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Ci benedica colui che vive e regna senza fine. Amen.

Lettura 10
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 11:2-10
In quell’occasione: Giovanni udite nella prigione le opere di Cristo, mandò due dei suoi discepoli a chiedergli: Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettarne un altro? Eccetera.

Omelia di san Gregorio Papa
Omelia 6 sul Vangelo, dopo il principio
Alla vista di tanti segni e di tanti miracoli, nessuno poteva scandalizzarsi, ma ognuno restar meravigliato. Eppure la mente degl'infedeli ne riportò grave scandalo, quando lo vide morire dopo tanti miracoli. Onde Paolo dice: «Noi poi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i Gentili» 1Cor. 1,23. Perché parve stoltezza agli uomini, che l'autore della vita morisse per gli uomini: e l'uomo prese motivo di scandalo in lui, proprio da ciò che doveva eccitarlo a maggior riconoscenza. Poiché tanto più degnamente Dio dev'essere onorato dagli uomini, quanto più indegne cose sostenne per gli uomini.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Affrettati, non tardare, o Signore
* E libera il tuo popolo.
℣. Vieni, o Signore, e non voler più tardare: perdona i peccati al tuo popolo.
℟. E libera il tuo popolo.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Divínum auxílium máneat semper nobíscum. Amen.

Lectio 11
Quid est ergo dicere: Beátus qui non fúerit scandalizátus in me; nisi apérta voce abiectiónem mortis suæ humilitátemque signare? Ac si patenter dicat: Mira quidem facio, sed abiecta pérpeti non dedignor. Quia ergo moriéndo te súbsequor, cavéndum valde est homínibus, ne in me mortem despíciant, qui signa venerántur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ecce Dóminus véniet cum splendóre descéndens, et virtus eius cum eo,
* Visitáre pópulum suum in pace, et constitúere super eum vitam sempitérnam.
℣. Ecce Dóminus noster cum virtúte véniet.
℟. Visitáre pópulum suum in pace, et constitúere super eum vitam sempitérnam.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'aiuto divino sia sempre con noi.Amen.

Lettura 11
Che vuol dire dunque: «Beato chi non si scandalizzerà in me»; se non dichiarare apertamente l'abbiezione e l'umiliazione della sua morte? Come se dicesse apertamente: Io fo, sì, prodigi, ma non disdegno di soffrire abbiezioni. Perché dunque io mi fo simile a te, morendo, gli uomini che venerano i miei miracoli, si guardino bene dal disprezzare in me la morte.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Ecco che il Signore verrà e discenderà con splendore, e con lui la sua potenza,
* Per visitare il suo popolo nella pace, e per stabilire su di esso la vita sempiterna.
℣. Ecco che il Signor nostro verrà con potenza.
℟. Per visitare il suo popolo nella pace, e per stabilire su di esso la vita sempiterna.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 12
Sed dimissis Ioánnis discípulis, quid de eodem Ioánne turbis dicat, audiámus: Quid exístis in desértum vidére? Arúndinem vento agitatam? Quod videlicet non asseréndo , sed negando intulit. Arúndinem quippe mox ut aura contígerit, in partem álteram inflectit. Et quid per arúndinem, nisi carnalis animus designátur? Qui mox ut favore vel detractióne tangitur, statim in partem quámlibet inclinátur?
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Radix Iesse, qui exsúrget iudicáre gentes, in eum gentes sperábunt:
* Et erit nomen eius benedíctum in sǽcula.
℣. Super ipsum continébunt reges os suum, ipsum gentes deprecabúntur.
℟. Et erit nomen eius benedíctum in sǽcula.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et erit nomen eius benedíctum in sǽcula.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 12
Ma lasciati i discepoli di Giovanni, ascoltiamo ciò che dello stesso Giovanni dice alle turbe: «Che siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?». E disse ciò non per affermare (l'esattezza della comparazione) ma per negarla. Infatti la canna appena soffi un'auretta, si piega dall'altra parte. E che si designa per la canna, se non l'animo carnale? Il quale, appena è tocco dal favore o dalla disgrazia, si piega subito dall'una o dall'altra parte.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il rampollo di Jesse, che sorgerà per giudicare le Genti, in lui le Genti spereranno:
* E il suo nome sarà benedetto per i secoli.
℣. Davanti a lui i re si tureranno la bocca, lui le Genti invocheranno.
℟. E il suo nome sarà benedetto per i secoli.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. E il suo nome sarà benedetto per i secoli.


Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:

(Fit reverentia) Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.

Fit reverentia
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.

Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.

Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.

Fit reverentia, secundum consuetudinem
Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.

Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.


Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:

(chiniamo il capo) Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.

I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.

Chiniamo il capo:
Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.

Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.

Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.

Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.

Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Sequéntia +︎ sancti Evangélii secúndum Matthǽum
Matt 11:2-10
℟. Glória tibi, Dómine.
In illo tempore: Cum audísset Ioánnes in vínculis ópera Christi, mittens duos de discípulis suis, ait illi: Tu es, qui ventúrus es, an alium exspectámus? Et respóndens Iesus, ait illis: Eúntes renuntiáte Ioánni, quæ audístis et vidístis. Cæci vident, claudi ámbulant, leprósi mundántur, surdi áudiunt, mórtui resúrgunt, páuperes evangelizántur: et beátus est, qui non fúerit scandalizátus in me. Illis autem abeúntibus, cœpit Iesus dícere ad turbas de Ioánne: Quid exístis in desértum vidére? arúndinem vento agitátam? Sed quid exístis videre? hóminem móllibus vestitum? Ecce, qui móllibus vestiúntur, in dómibus regum sunt. Sed quid exístis vidére? Prophétam? Etiam dico vobis, et plus quam Prophétam. Hic est enim, de quo scriptum est: Ecce, ego mitto Angelum meum ante fáciem tuam, qui præparábit viam tuam ante te.
℟. Amen

Te decet laus, te decet hymnus: tibi glória Deo Patri, et Fílio, cum Spíritu Sancto in sǽcula sæculórum. Amen.
Séguito +︎ del S. Vangelo secondo Matteo
Matt 11:2-10
℟. Gloria a Te, o Signore!
In quel tempo: Non appena Giovanni, nel carcere, sentí delle opere del Cristo, mandò due suoi discepoli a chiedergli: Sei tu quello che deve venire o attenderemo un altro? E Gesú rispose loro: Andate e riferite a Giovanni ciò che avete udito e visto. I ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti resuscitano, i poveri sono evangelizzati: ed è beato chi non si scandalizzerà di me. Andati via quelli, Gesú incominciò a parlare di Giovanni alla folla: Cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito mollemente? Ecco, quelli che vestono mollemente abitano nelle case dei re. Ma cosa siete andati a vedere? Un profeta? Vi dico anzi: piú che un profeta. Questi in vero è colui del quale è scritto: Ecco mando il mio angelo avanti a te, affinché ti prepari la via.
℟. Amen

A Te si deve la lode, a Te l'inno, a Te la gloria o Dio Padre e Figlio, insieme allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Oratio {ex Proprio de Tempore}
Orémus.
Excita, Dómine, corda nostra ad præparándas Unigéniti tui vias: ut, per eius advéntum, purificátis tibi méntibus servíre mereámur:
Qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.

Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Orazione {dal Proprio del tempo}
Preghiamo.
Eccita, Signore, i nostri cuori a preparare la via al tuo Unigenito affinché per la sua venuta meritiamo di servirti con animo purificato.
Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen

Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

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Doctoris non Pontificis
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Plures Virgines
Non Virginum Martyrum
Non Virginum non Martyrum
Dedicationis Ecclesiae
Officium defunctorum
Beata Maria in Sabbato
Beatae Mariae Virginis
Officium parvum Beatae Mariae Virginis

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